La sospensione dei diritti in scena nella piazza dei diritti

La sospensione dei diritti in scena nella piazza dei diritti
di autore Redazione - Pubblicato: 27-07-2021 00:00

IL FATTO - Ieri sera, a Cassino, la prima serata di Fuorifuoco con la proiezione di "Diaz". Il ricordo della consigliera regionale Marta Bonafoni, che venti anni fa era a Genova, e le parole del poliziotto Marco Galli. L'assessore Grossi: "Abbiamo vissuto una serata forse diversa dal solito, ma una serata di certo coraggiosa, una serata necessaria"

"È stato un momento intenso, non facile, ma sicuramente necessario, quello di ieri. Necessario perché dopo 20 anni dai fatti di Genova molti sono i fatti accertati, tanti quelli ancora sospesi ma c'è una verità emersa anche dai processi, quelli che Amnesty International ha avuto il coraggio di riassumere con 'la sospensione dei diritti democratici in un Paese occidentale'. Voglio ringraziare Elena d'Ambrosio e tutto il Circolo Fuorifuoco che per l'anteprima della Rassegna Cinematografica Ciné hanno fatto una scelta così coraggiosa proiettando un film così duro ed intenso come DIAZ, il film di Daniele Vicari, che racconta con lucidità e veridicità quei momenti drammatici di 20 anni fa".

A parlare è l'assessore alla Cultura del Comune di Cassino, Danilo Grossi, che poi spiega: " Voglio ringraziare Marco Galli perché non era facile da sindaco, da uomo delle Istituzioni, ma anche da lavoratore di Polizia, affrontare un argomento come questo. E lo ha fatto volando alto, non avendo paura di affrontare l'argomento in modo serio e rigoroso.

E poi Marta Bonafoni per il suo racconto lucido ed emozionante, di cui sento ancora i brividi sulla pelle. Il racconto di quel corteo, delle corse, dei fumogeni e della paura vissuta in una Genova che era nata con tante energie e speranze e finita con morte e tanta violenza. Un racconto di quella sospensione dello Stato di diritto avvenuto nella Diaz e a Bolzaneto in quell'aria che si respirava in quei giorni a Genova, sui media e nelle radio che hanno raccontato quei momenti.

Ma la ringrazio perché non si è fermata solo a quello che di male Genova ha raccontato, ma anche i tanti semi positivi per cui una generazione manifestava, per quel mondo migliore, più giusto per quel bene comune che proponeva. Semi che una generazione successiva, quella di tanti ragazzi, nelle nostre città e nelle nostre strade oggi cercano di far germogliare.

In quella che è sempre più una Piazza dei diritti, abbiamo vissuto una serata forse diversa dal solito, ma una serata di certo coraggiosa, una serata necessaria. Grazie, grazie davvero".





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