Sant'Elia, la carenza idrica accende il dibattito

Sant'Elia, la carenza idrica accende il dibattito
di autore Redazione - Pubblicato: 22-05-2021 00:00

TERRITORIO - Dopo che nei giorni scorsi il sindaco Angelosanto è finito nel mirino, a prendere posizione oggi sono gli attivisti di "Sant'Elia nel cuore" che difendono il primo cittadino e vanno al contrattacco: "E' necessario mettere le giuste distanze rispetto ad individui che preferiscono la polemica velata e le grida di indignazione al dialogo produttivo e alla collaborazione"

Roberto Angelosanto

Dopo che nei giorni scorsi il sindaco di Sant'Elia Roberto Angelosanto era finito nel mirino dei detrattori per alcune parole rivolte a coloro che contestavano problematiche inerenti la carenza idrica (LEGGI QUI: “Masaniello e capopopolo”. Le accuse del sindaco scatenano la bufera), ora in paese si accende il dibattito. Riceviamo, e di seguito pubblichiamo, l'intervento degli attivisti di "Sant'Elia nel cuore".

Il gruppo a sostegno della lista Sant’Elia nel Cuore, soprattutto a seguito delle critiche mosse nei confronti dell’amministrazione comunale in occasione della carenza idrica dei giorni scorsi, intende esprimere il massimo supporto nei confronti del sindaco Roberto Angelosanto. 

Com’è noto, l’ultimo anno ha visto l’intera Nazione fortemente provata a causa di una pandemia che non ha risparmiato neanche il nostro paese, il quale ancora piange numerosi concittadini vittime del virus e ha visto rallentamenti nelle diverse attività socio-economiche di cui tuttora si subiscono le conseguenze.

In una simile contingenza, l’amministrazione comunale si è comunque sempre attivata per cercare, per quanto possibile, di alleviare le sofferenze e risolvere i numerosi problemi che hanno interessato i cittadini di Sant’Elia. 

I risultati conseguiti sarebbero stati indubbiamente migliori se il sindaco avesse potuto fare affidamento anche sul contributo di alcune persone che hanno figurato come canditati nella lista vincente, ma purtroppo non è stato così. Il non aver ottenuto i numeri necessari per far parte del Consiglio Comunale, infatti, non costituisce un impedimento alla collaborazione pacifica e inclusiva con l’amministrazione, soprattutto se il fine ultimo è quello di arrecare beneficio ai cittadini e non, invece, il prevaricare e il primeggiare sugli altri. 

L’ultima questione, di non semplice soluzione, che in questi giorni è stata  affrontata dall’amministrazione comunale è stata l’ennesimo esempio del comportamento, tutt’altro che costruttivo, che oramai da tempo queste persone hanno nei confronti della lista in cui essi stessi hanno militato.

Vista la serietà e la delicatezza del problema, la cosa più opportuna da fare sarebbe stata adoperarsi attivamente innanzitutto per comprenderne l’origine e il perché non si riuscisse a trovare una pronta soluzione.

E, invece, ciò che è stato fatto (perché più semplice e più idoneo a mettersi in mostra) sono delle sterili esternazioni di malcontento nei confronti dell’operato del nostro Sindaco, il quale, nel frattempo, assieme al resto dell’amministrazione, lavorava quantomeno per alleviare i disagi dei cittadini.

Un più operoso interessamento da parte loro avrebbe, inoltre, impedito il fraintendimento che si è creato e che ha portato alcuni a ritenere che la comunicazione fatta dal sindaco l’11 maggio sulla sospensione del flusso idrico riguardasse la carenza manifestatasi nei giorni seguenti, la quale è stata causata, invece, da un guasto del tutto imprevisto e difficile da riparare, in quanto coinvolgeva una proprietà privata. 

Tutto ciò ha portato ad un complesso lavoro di mediazione da parte dell’amministrazione comunale tra Acea e il privato cittadino, al fine di far partire i lavori per riparare il guasto e ripristinare il servizio idrico.

Il gruppo Sant’Elia nel Cuore si rammarica del fatto che in una situazione del genere, nella quale l’aiuto attivo e proficuo di chiunque sarebbe stato utile a lenire le difficoltà degli incolpevoli cittadini, sia venuto a mancare il sostegno da parte di quelle persone che si proclamano rappresentanti del popolo.

Rappresentare il popolo non significa soltanto portare in evidenza le istanze dei cittadini, soprattutto quando le criticità sono già note e l’amministrazione già le sta affrontando. Rappresentare il popolo significa anche costruire un ponte tra l’amministrazione e i cittadini, interessandosi dell’origine dei problemi, invece che meramente denunciarli a gran voce, proponendo soluzioni e partecipando attivamente alle opere di risoluzione delle questioni, invece che protestare sterilmente.

Le richieste di chiarimenti, tra l’altro chiaramente allusive a delle inadempienze del sindaco, sono del tutto legittime, se finalizzate, poi, ad una partecipazione e collaborazione, mentre sono del tutto strumentali se accompagnate non ad un sincero interessamento alla questione, bensì ad una misera mania di protagonismo.

Non condividiamo assolutamente l’affermazione che definisce come inadeguato il linguaggio utilizzato in risposta a questi attacchi da parte del sindaco, il quale del tutto legittimamente ha “respinto al mittente” i suddetti attacchi strumentali, perseverando nel difficile, ma soddisfacente lavoro al servizio del nostro Paese. 

Per tutti questi motivi, riteniamo che non ci sia nulla di cui indignarsi e di cui vergognarsi relativamente al comportamento tenuto dal sindaco alla cui vittoria abbiamo contribuito. Mettere le giuste distanze rispetto ad individui che preferiscono la polemica velata e le grida di indignazione al dialogo produttivo e alla collaborazione è necessario al fine di preservare la continuità di un’amministrazione comunale che, come chiunque non abbia un interesse personale può notare, sta compiendo tutti gli sforzi necessari a rendere il nostro Paese migliore. 





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