Obbligo vaccinale e scudo penale. Giorni decisivi

Obbligo vaccinale e scudo penale. Giorni decisivi

RUBRICHE - Medici e operatori sanitari devono essere dei modelli positivi per i pazienti. Proprio per perseguire questa ideologia in Parlamento si ragiona su come gestire il personale ospedaliero che rifiuta il vaccino. L'approfondimento di Angelo Franchitto

<strong>Angelo Franchitto<br></strong>
Angelo Franchitto

Conoscere è il vero vaccino

Mentre vanno avanti le ricerche per nuovi vaccini che aiuteranno a velocizzare il processo di vaccinazione, si arriva a discutere sulla necessità di una obbligatorietà del vaccino anti Covid. Una decisione che  riguarda le figure dei medici e degli altri operatori sanitari. Così arriva un decreto che definisce diritti e obblighi di tutti lavoratori nei settori sanitari. La lotta al Coronavirus è incentrata sul ruolo del vaccino.

Dunque è fondamentale, stando a quanto detto, gli esponenti del Governo stanno pensando a un nuovo decreto per confermare l’obbligatorietà del vaccino Covid per gli operatori sanitari. Ma il dilemma della libertà di scelta e della possibilità di rinunciare al vaccino è sempre più legata ai medici e altri sanitari “no vax”. Infatti, in questa campagna vaccinale un ruolo fondamentale è lasciato ai medici  e a coloro che lavorano a contatto con soggetti deboli. Medici e operatori sanitari devono essere dei modelli positivi per i pazienti. Proprio per perseguire questa ideologia, a livello di Parlamento si ragiona su come gestire il personale ospedaliero che rifiuta il vaccino.

Il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha già fatto presente che nello specifico, per i medici e per il personale ospedaliero che rifiutano il vaccino vengono lasciate due scelte. Da un lato c’è la possibilità di trasferimento in reparti, o in uffici, che non implicano il contatto con soggetti fragili o a rischio. Ma non si tratta certamente di una soluzione semplice. Infatti, l’ipotesi di un cambio di mansioni, al fine di destinare il lavoratore ad attività che escludono il contatto con i pazienti, è una misura non semplice da prendere, ma che va sicuramente messa in atto in caso di rifiuto continuo e prolungato del vaccino.

Allo stesso modo, per evitare contenzioni, il decreto che viene presentato in Parlamento, mira a definire tutte le possibili alternative. Cioè bisogna fare in modo che tutti coloro che lavorano in ospedale accettino di vaccinarsi. Ovviamente, vengono date tutte le indicazioni del caso. Cioè, i lavoratori devono sapere bene quali sono le relative sanzioni in caso di mancato rispetto delle disposizioni messe in atto dal Governo.

Infatti bisogna cercare una strategia, non solo per migliorare il piano vaccinale nazionale, ma anche per proteggere medici e personale ospedaliero. Sono loro che, per lavoro, sono maggiormente a rischio. Dunque, se fino ad ora, in questo ambito, la strategia era lasciata maggiormente a Ordini professionali e strutture sanitarie che comunque, a seconda delle necessità, hanno preso provvedimenti contro chi ha rifiutato di vaccinarsi, il nuovo decreto del Governo che si rivolte a tutto il comparto salute ha come obiettivo quello di definire i diritti e i doveri dei singoli lavoratori.

Bisogna dare regole chiare e farle rispettare da tutti. La gestione del personale ospedaliero è forse la più difficoltosa. Ma sicuramente, un Governo che crede nella vaccinazione, ha a che fare con soggetti no vax che possono influenzare negativamente il processo della campagna vaccinale.

Al momento, per combattere i rischi di no vax in ospedale, il cambio di mansioni per coloro che continuano a non voler fare il vaccino continua ad essere la principale alternativa alle sanzioni che si stanno ancora definendo. Ma per Draghi, qualora questa modalità non venisse rispettata dai lavoratori, pensa sia necessario procedere con misure più dure. Si parla di sospensione o forse addirittura del licenziamento per il personale sanitario che, pur essendo a contatto con i malati, decide di non vaccinarsi.

Si tratta di sanzioni che non hanno nulla a che fare con l’obbligatorietà vaccinale. Infatti, fare il vaccino resta una scelta libera di ogni cittadino. Ma abbiamo bisogno di una protezione che possiamo raggiungere solo grazie a un’immunità di gruppo. Immunità possibile solo attraverso una vaccinazione di massa.

Proprio queste ragioni, la presenza di personale medico non vaccinato a contatto con pazienti può rivelarsi un pericolo per la nostra salute pubblica. In particolare, il Governo pensa a precisi provvedimenti che verranno approvati in ambito di mancato rispetto delle misure previste.

Cioè, l’obbligo di vaccinazione con relative sanzioni e ammonimenti sono delle possibilità per contrastare chi rifiuta il vaccino Covid pur continuando a lasciare la vaccinazione una libera scelta della persona. D’altra parte per chi lavora con pazienti, soggetti fragili e altri soggetti a rischio devono essere protetti.

Un’altra idea che sarà presente nel decreto sull’obbligo di vaccinarsi per il personale sanitario, riguarda lo scudo penale per medici e infermieri impegnati nelle somministrazioni vaccinali. Ovviamente la tutela non è valida nei casi di colpa grave.

Ma si tratta comunque di un ampliamento degli indennizzi per tutelare chi, a seguito del vaccino, subisce lesioni permanenti. Dunque, il Decreto Ministeriale partorito dal Governo obbliga chi lavora in ambito ospedaliero a vaccinarsi, e tutela chi si occupa di fare i vaccini. Si tratta di due questioni delicate, ma di cui si andrà avanti a discutere.





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