Come marzo 2020: tutte le scuole chiuse. L'ipotesi è al vaglio

IL FATTO - Il direttore della prevenzione del ministero della Salute Giani Rezza: "Cominciamo a vedere focolai e ciò potrebbe essere conseguenza delle varianti che infettano di più i bambini". La misura partirebbe da lunedì 8, anche nel frusinate. Ma non c'è ancora ufficialità

Era il pomeriggio del 4 marzo 2020, quando la prima ondata del Covid stava per travolgere l'Italia. L'allora ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina annunciò, nel pomeriggio, la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado a partire dal giorno seguente, e fino al 15 marzo. Poi, com'è noto, dall'11 marzo scattò il lockdown nazionale e fino a giugno le scuole non hanno più riaperto.

La riapertura è avvenuta a settembre, con l'inizio dell'anno scolastico 2020-2021, ed ha coinciso con l'avvio della seconda ondata, dopo che nell'estate si era arrestata la prima. Ora con l'arrivo delle varianti, il Paese - e più in generale tutta l'Europa, ma non solo - è proiettato verso la terza ondata, con una nuova impennata di contagi. Quindi il comitato scientifico sta valutando in sinergia con il Governo circa la possibilità di chiudere tutte le scuole.

Per evitare comunicazioni dell'ultimo minuto, l'ufficialità della notizia potrebbe arrivare già tra lunedì e martedì, con decorrenza della chiusura a partire da lunedì 8 marzo. Potrebbe essere una chiusura nazionale, oppure solo per le zone dove l'indice di contagiosità è molto alto: in entrambi i casi la Ciociara non la scamperebbe, visto che è una delle province italiane con il tasso più alto di contagi.

Gianni Rezza, direttore della Prevenzione del ministero della Salute, oggi a Repubblica ha detto: "Cominciamo a vedere focolai nelle scuole e ciò potrebbe essere conseguenza delle varianti che
infettano di più i bambini ma senza forme gravi. Dobbiamo tenere alta la guardia e, dove c’è bisogno, è necessario intervenire tempestivamente e duramente. Quando si parla di chiusure scolastiche è sempre doloroso, ma laddove ci sono dei focolai o presenza di varianti è chiaro che tale decisione dolorosa è assolutamente da considerare. Dobbiamo essere pragmatici".

"Le chiusure, che si prospettano regionali, oggi hanno già un carattere provinciale: Brescia, il Bergamasco, Arezzo, Cecina. Ancona e Macerata, l’hinterland di Roma, la provincia di Palermo. L’ultimo report dell’Istituto superiore di sanità lo ha certificato: la fascia di età 10-19 anni ha il picco di contagi, oggi, più alto" evidenzia il foglio scalfariano