Fca, primo giorno in fabbrica. La Fim-Cisl fa il punto su Cassino

Fca, primo giorno in fabbrica. La Fim-Cisl fa il punto su Cassino
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 13-01-2021 00:00

ECONOMIA - I delegati territoriali si confrontano con il segretario nazionale Fernando Uliano. Preoccupazioni per il presente e speranze nel futuro. "Il sito pedemontano dovrà essere centrale nel gruppo Stellantis con nuovi modelli di lusso"

Fernando Uliano e Mirko Marsella

Primo giorno in fabbrica, oggi, per gli operai dello stabilimento Fca di Piedimonte San Germano. Primo giorno di lavoro del 2021. Ma non per tutti. Sono circa 600 gli operai in esubero, quindi si lavorerà a rotazione. Questo è stato uno dei punti che la Fim-Cisl territoriale, con Mirko Marsella, ha evidenziato in una call con il segretario nazionale Fernando Uliano: ovvero che la fabbrica lavora a regime ridotto ed è molto lontana da quelle che sono le vere potenzialità che può sfruttare lo stabilimento.

Riferisce inoltre Mirko Marsella: "Abbiamo evidenziato che la bassa produzione di Fca si riversa inevitabilmente sull'indotto: significa cioè buste paga decurtate dagli ammortizzatorio sociali e impoverimento del territorio la cui economia è strettamente legata al settore automotive e allo stabilimento Fca di Piedimonte San Germano. Allo stesso tempo abbiamo spiegato al nostro segretario nazionale che sono tante le aspettative a Cassino per la nascita di Stellantis. Ci attendiamo però che dopo la fusione tra Fca e Psa venga definito un piano industriale ben preciso e che in questo piano abbia un ruolo decisivo lo stabilimento pedemontano con nuovi modelli di segmento premium, ovvero con i marchi Alfa Romeo e Maserati”

Uliano dal canto suo ha fatto presente ai rappresentanti territoriali che anche la governance di Fca sa che il sito pedemontano è uno di quelli maggiormente in sofferenza e quindi dove intervenire in maniera decisa e concreta. Per questo motivo la Fim-Cisl a partire dal territorio e fino al nazionale, passando per il regionale, manterrà i riflettori accesi sulla vertenza Cassino. Mirko Marsella mette in guardia: “E’ necessario che anche le istituzioni in questo periodo siano presenti e facciano sentire la loro voce a tutti i livelli per salvaguardare l’occupazione e potenziare lo stabilimento. A partire dai politici locali”.

Inizia un anno che si preannuncia difficile, ma determinante per gli assetti futuri. E la Fim-Cisl sa che il sindacato dovrà giocare un ruolo determinante.





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