"L'impennata dei contagi? Non dipende dalle scuole"

"L'impennata dei contagi? Non dipende dalle scuole"
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 11-01-2021 00:00

CASSINO - Il sindaco Salera: "I casi sono aumentati a fine dicembre quando gli istituti erano chiusi già da dieci giorni. Domani terrò un vertice con prefettura e Asl e valuteremo se ci saranno particolari condizioni per adottare scelte diverse, ma per il momento non sussistono"

Il sindaco di Cassino Enzo Salera

Lo chiamano "Covid-panettone". Tradotto: i contagi causati durante le festività natalizie, con assembramenti in famiglia. Il sindaco Enzo Salera non usa mai questa espressione, non dice esplicitamente che l'aumento dei contagi in città è dovuto alle riunioni familiari. Ma il riferimento è implicito. Lo lascia intendere quando torna a spiegare il motivo per il quale non intende chiudere le scuole.

Da noi interpellato nel pomeriggio, dopo un suo post su Fb dal quale traspariva una certa prudenza, il sindaco ha spiegato: "Cassino è una delle città con il maggior numero di casi perchè si fanno il maggior numero di tamponi. Attualmente siamo comunque sotto la soglia dei 300 positivi in città, quasi la metà rispetto a quelli della fase acuta dell'emergenza sanitaria".

Sindaco, il trend dei positvi però è in crescita.

"Questo non si può negare. Così come è evidente che la curva è iniziata a salire alla fine di dicembre quando cioè le scuole erano chiuse già da dieci giorni. Questo significa che non sono le scuole ad influire sull'aumento dei contagi".

Le scuole quindi resteranno tutte aperte?

"Ad oggi non ci sono i presupposti per chiudere l'asilo, la scuola dell'infanzia, primaria e medie. Domani, martedì 12 gennaio, ci sarà un vertice con la prefettura e con la Asl, questo a dimostrazione che seguiamo da vicino e con attenzione la vicenda. Qualora emergessero particolari condizioni per cui sarebbe opportuno chiudere le scuole non esiterò a firmare l'ordinanza. Rilevo però che ad oggi solo pochi comuni nel circondario hanno adottato tali ordinanze restrittive".

Tanti cittadini però chiedono di chiudere.

"Si, è vero. Ma ci sono anche tanti che mi scrivono chiedendo di non chiudere le scuole, anche perchè stiamo parlando di una popolazione minorenne e nella maggior parte dei casi di bambini che non possono restare da soli a casa dunque sarebbe un disagio notevole anche per i genitori. In ogni caso i provvedimenti che prenderò terranno conto solo di fatti e condizioni ben precise che valuteremo con la Asl, la prefettura e la Regione.

Per le scuole superiori, invece?

"La Regione ha prorogato il rientro al 18 gennaio. Noi abbiamo chiesto di invertire le percentuali del 60% e del 40% per il doppio ingresso. Attendiamo risposte e valuteremo cosa fare la prossima settimana. Per adesso resta valida la data fissata dalla regione: ovvero il 18 gennaio".





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