Cosa mettere nel sacco di Babbo Natale? Idee e suggerimenti

Cosa mettere nel sacco di Babbo Natale? Idee e suggerimenti
di autore Elisa Di Bello - Pubblicato: 20-12-2020 00:00

RUBRICHE - I bambini sono molto condizionati dalle pubblicità e dalla moda del momento. Difficile per i genitori non rispettare la volontà della letterina. Ma ci sono tante idee originali che possono rendere speciale la loro sorpresa: dai giochi in legno a quelli interattivi, passando per gli animali

di Elisa Di Bello

Il Natale è una delle feste maggiormente sentite da molti, ma soprattutto è la festa dei bambini. Una ricorrenza religiosa, ma  molto sentita anche da chi ha un credo non cattolico, il Natale è la festa dei doni, per grandi e piccini. Le nostre abitudini culturali proiettano sul Natale sentimenti speciali, spesso di solidarietà, di accoglienza, di attesa. Il Natale è nascita, quindi gioia, novità, dono. Abbiamo nel tempo creato intorno a questa festività molta aspettativa nei piccoli, li abbiamo abituati a chiedere dei doni, gli ripetiamo decine di volte durante l'anno «quando arriverà Natale», facciamo fare loro richieste di desideri abbastanza liberamente.

La letteratura per bambini ha creato curiosità e confusione sul Natale, con favole di folletti e personaggi magici. Si, perché i bimbi in questa età, che corrisponde esattamente a quella in cui credono in Babbo Natale, sono contemporaneamente curiosi di tutto e hanno mille domande da fare, proprio perché cercano conferme di ciò in cui credono. Il Natale per loro è principalmente magia, accadono cose che sono inspiegabili, la loro fantasia è messa a dura prova dalla realtà. Normalmente, durante tutto l'anno, gli adulti non permetterebbero ad un estraneo di entrare in casa, ed ora aspettano un vecchietto, anche un po' bizzarro, che indisturbato entra di notte, anche quest’anno, nonostante la pandemia e il coprifuoco!

Il mito di Babbo Natale nasce dalla leggenda di San Nicola, vissuto nel IV secolo. Secondo la tradizione, questo Santo aveva avuto un rapporto speciale con i bambini: regalò una dote a tre ragazze povere perché potessero andare spose e in un'altra occasione salvò tre fanciulli regalando loro nuovamente la vita. Nel Medioevo si diffuse in Europa l’uso di commemorare questo Santo con lo scambio di doni; poi per motivi di vicinanza temporale, i festeggiamenti si spostarono al Natale. Quindi successivamente San Nicola perse l'aspetto del vescovo cattolico e mantenne il ruolo benefico col nome di Sinterclaus o Santa Claus.  L'omone con la barba bianca e il sacco pieno di regali, invece, nacque in America dalla penna di Clement C. Moore, che nel 1822 scrisse una poesia in cui lo descriveva come ormai tutti lo conosciamo. Questo nuovo Santa Claus ebbe successo, e dagli anni Cinquanta conquistò anche l'Europa diventando, in Italia, Babbo Natale. (Focus.it)

Ai bimbi viene spesso chiesto di scrivere in una letterina i regali che desiderano e loro liberamente compilano una lista. Ogni famiglia crea le proprie usanze intorno a questa tradizione: di sicuro è un testo prezioso. Se i bimbi sono piccoli può essere molto divertente farsi dettare da loro il testo da scrivere e rileggerlo dopo qualche anno sarà di indiscussa tenerezza. E’ importante rispettare le loro richieste, soprattutto nella trascrizione, poiché noi adulti in questa fase siamo soltanto mediatori tra loro e Babbo Natale. Se lasciati liberi di esprimersi, verranno fuori emozioni e desideri che non avevamo considerato; spesso in questa età la fantasia è la loro amica quotidiana e le richieste potrebbero aprirci orizzonti inaspettati per conoscere i nostri bimbi.

Quando poi cresceranno un pochino e impareranno a scrivere, vedremo che si applicheranno da soli in questa operazione, noteremo che i desideri saranno un pochino più materiali e specifici: scelte dettate dalla maturità raggiunta e dalle aspettative investite sui regali di Natale.

Dunque, che sia Babbo Natale a riempirci di doni ormai non c’è alcun dubbio. Ma di che doni parliamo? Cosa possiamo regalare ai nostri bimbi? La risposta migliore è: quello che a loro piace di più!

Basta osservarli per capire le loro inclinazioni e i loro gusti, basta giocare con loro un pomeriggio oppure guardare un cartone in tv, che si lasceranno andare in confidenze rivelatrici. Molto spesso i loro gusti sono condizionati dai compagni o dalle pubblicità, che propongono un’infinità di scelte, a volte anche dal dubbio carattere pedagogico. Sono senz’altro condizionati dalle mode, che i bambini subiscono inconsapevoli, perché dettate principalmente dal mercato. L’importante è capire se al bambino quel determinato gioco piace davvero oppure è soltanto una richiesta dettata dalla situazione.

Una precisazione è d’obbligo: i bambini normalmente giocano con tutto, non si fermano a riflettere sulla tipologia di gioco. Lo prova, se gli piace, gli procura divertimento e lo soddisfa, continua a preferirlo, altrimenti cambia gioco. Di base non ci sono giochi distinti per il genere dei bambini, siamo noi adulti che abbiamo introdotto (anche nei giochi) le categorie del femminile e del maschile. Questo si nota benissimo quando i bimbi, specialmente piccoli, hanno a disposizione in un dato ambiente, come può essere ad esempio un asilo, giochi per settore e non per categoria. Tutti, maschi e femmine, giocano a preparare il pranzo con le pentoline e tutti si contendono il passeggino del bambolotto e la culla della bambola, tutti si rincorrono con le macchinine nella pista. Il gioco per i bambini è il mezzo attraverso il quale in quel momento si esprimono.

E’ sempre preferibile scegliere giochi adatti all’età del bambino e che siano in qualche modo funzionali al loro apprendimento. Ci sono giochi che non passano mai di moda e che sono trasversali a differenti fasce d’età: le bambole, la cucina e gli accessori per cucinare, le macchinine, la pista del trenino. Per i bambini nella fascia infanzia sono senza dubbio intramontabili: cambiano i personaggi che li caratterizzano a seconda delle tendenze, Cars piuttosto che Thomas, Barbie piuttosto che Cicciobello, ma restano un classico. Se ne trovano di bellissimi in legno, invece che in plastica. I materiali naturali risultano di più lunga durata, sono gradevoli al tatto, insegnano a rispettare l’ambiente, hanno colori pastello meno aggressivi e stimolano maggiormente la fantasia. 

Si può regalare giochi che sviluppano l’apprendimento, come i puzzle in legno, gli incastri differenziati per età, i memory, gli animali della fattoria o della giungla, i primi giochini con lettere e numeri, giochi per imparare il corpo umano, o per dare nozioni di educazione stradale. Le intramontabili costruzioni, di plastica o di legno attraverso le quali la fantasia dei più piccoli galoppa. 

Per quanto riguarda i bambini un pochino più grandi, per capirci i bimbi che dalle elementari in su convivono con la magia di Babbo Natale facendosi tante domande ma senza darsi troppe risposte, le idee diventano più interessanti. Molto creativi risultano essere i giochi che prevedono il fai da te, in cui si può liberamente inventare e dare forma alle idee. Ciò che ai bambini non manca mai è la fantasia, ma questa va allenata fino a che si diventa adulti, anzi fino a quando ne abbiamo voglia! 

Si può pensare di regalare giochi di scienza, di storia, di geografia, ad esempio, l’affascinante mappamondo stimola tantissimo la loro curiosità, o anche piccoli laboratori di chimica. A seconda delle età, si può pensare a giochi con le parole o le frasi, oppure agli intramontabili giochi di società. Una buona idea sarebbe affiancare ad uno di questi giochi un bel libro di letture legate alla tipologia di gioco. Ci sono in commercio dei puzzle tridimensionali che potrebbero fare al caso dei bambini più pazienti e solitari, oppure dei giochi di grande concentrazione o ancora i classici domino e memory nelle varianti più impensabili e divertenti. Il gioco può essere anche accompagnato da un elemento di arredo per la casa che sappiamo piacere molto al bambino, come ad esempio i tappeti con le piste oppure dei cuscini o ancora degli appendini o mensole per arredare la cameretta. 

E poi ci sono i giochi elettronici. La nostra indispensabile tecnologia spesso ruba lo spazio alla fantasia e porta via quei momenti di creatività utili alla crescita. Molti dei giochi tecnologici che prevedono l’uso di computer, smart tv e tablet, invadono completamente la sfera creativa, annientandola. In merito un solo consiglio: ai bimbi regaliamo giochi da bimbi, non giochi da adulti!

Un'idea molto originale può essere quella di regalare ai bimbi un cucciolo di cane o gatto, pesce o tartaruga, se siamo organizzati con uno spazio adatto agli animali. Gli amici a quattro zampe aiutano molto i bimbi nella loro crescita, soprattutto insegnando loro a prendersi cura di qualcuno con affetto. 

Trasmettiamo ai bambini il valore del dono, dello scambio e del pensiero verso qualcuno, della solidarietà, dell'altruismo: non c’è momento migliore del Natale!





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