Referendum, dibattito acceso. Scendono in campo Ugo Sambucci e Danilo Evangelista

Referendum, dibattito acceso. Scendono in campo Ugo Sambucci e Danilo Evangelista
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 17-09-2020 00:00

CASSINO - L'esponente della giovanile della destra argomenta le ragioni del No. L'attivista, già candidato alle ultime elezioni comunali con Petrarcone, spiega perchè Sì: «La riduzione dei parlamentari sia il giusto input per l'avvio di una nuova fase della funzionalità politica dell'Italia»

Da sinistra: Danilo Evangelista e Ugo Sambucci

Continua il dibattito in città a tre giorni dal voto sul referendum costituzionale per il taglio dei parlamentari. A scendere in campo oggi sulle colonne di LeggoCassino.it sono due attivisti molto noti in città per il loro impegno politico. Da un lato Ugo Sambucci, in prima linea anche alle ultime elezioni comunali del 2019 nelle fila della compagine che sosteneva la candidatura dell’ex sindaco Giuseppe Golini Petrarcone. Dall’altro il giovane militante della destra Danilo Evangelista.

Ugo Sambucci spiega perchè è a favore del taglio dei parlamentari e quindi argomenta: «Ho deciso di votare Sì al fine di dare un segnale fattuale alla compagine politica del nostro Paese nel suo complesso. Al di là delle tematiche più volte dibattute nell'ultimo periodo relativamente ai risparmi, alla semplificazione e alla rappresentanza, credo che la riduzione dei parlamentari sia il giusto input per l'avvio di una nuova fase della funzionalità politica dell'Italia. Si è parlato di risparmio ridicolizzandolo nella sua entità pro capite, ma a questo punto con lo stesso metodo si può svilire qualunque tipo di buona riforma. Si è ragionato sulla rappresentanza non considerando che i padri fondatori fissarono il livello della stessa non potendo tener conto delle successive evoluzioni delle forme di rappresentanza locali, regionali ed europee che hanno integrato e definito l'originario rapporto di rappresentanza elettori/eletti. In ordine alla semplificazione, il possibile e necessario accorpamento delle commissioni parlamentari, conseguente alla auspicabile diminuzione dei deputati e senatori, non potrà altro che snellire l'operatività del Parlamento stesso. Per non sottacere poi del cronico assenteismo di un terzo dei componenti le Camere che già configura, di fatto, quel taglio che in molti auspichiamo. In sintesi, per quanto detto e per diverse altre motivazioni, sono convinto che la scelta di votare Sì possa fare solo il bene di questo nostro Paese associando l'eventuale taglio dei parlamentari ad una più complessiva rivisitazione dei meccanismi che sottendono al funzionamento degli organismi democratici, in primis la legge elettorale».

Di parere opposto è il giovane Danilo Evangelista che rilancia sulla sua pagina facebook il video di “NOstra, comitato giovanile per il No al referendum costituzionale”, e argomenta: «Il 20 e 21 settembre bisogna votare No per difendere la democrazia. Vi sentite distanti dalla politica e volete punire l'attuale classe dirigente? Ricordatevi, questo referendum rischia di punire le istituzioni e noi stessi? Se volete che le cose cambino, dovete organizzarvi e partecipare. Se pensate di cambiare le cose con la rabbia, allora andrà sempre peggio».





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