Economia - Il sindacato guidato da Mirko Marsella bacchetta le sigle che cantano vittoria: "Tutti dovranno ancora confrontarsi obbligatoriamente con i nostri numeri, che non sono secondi a nessuno. Abbiamo ottenuto 5 seggi, così come tre anni fa. Se i numeri hanno la loro importanza sempre, questi andrebbero per correttezza letti nel verso giusto!"
La FIM-CISL di Frosinone replica con determinazione alle affermazioni della UILM, rivendicando con forza la propria posizione all'indomani delle elezioni Rsu e Rls alla ABB Sace di Frosinone. Il comunicato diramato dalla segreteria provinciale della FIM-CISL di Frosinone, non si limita a celebrare il successo della propria organizzazione, ma coglie l'occasione per puntualizzare la propria posizione rispetto alle altre sigle, in particolare in risposta a quanto affermato dalla UILM che ha parlato di 'vittoria storica'.
Nel testo si legge chiaramente: "Consideriamo questa affermazione elettorale un risultato molto IMPORTANTE! Non era facile per tanti motivi e per diverse situazioni che sono venute a creare attorno alla nostra FIM-CISL, ma il lavoro di squadra, il senso dell’appartenenza di ognuno di Voi ma soprattutto l’aver GIUDICATO I NOSTRI CANDIDATI, le persone AFFIDABILI e COMPETENTI hanno fatto la differenza permettendoci di esserci ancora per tutte le Donne e gli UOMINI che rappresentiamo. Tutti dovranno ancora confrontarsi “OBBLIGATORIAMENTE con la FIM-CISL e con i NUMERI della FIM-CISL, che non sono secondi a nessuno. Riconosciamo senza problemi le affermazioni elettorali degli altri e le rispettiamo, ma non permetteremo mai che si dicano cose false sul NOSTRO conto perché se i numeri hanno la loro importanza sempre, questi andrebbero per correttezza letti nel verso giusto!".
Un passaggio chiave del comunicato, che pare indirizzato proprio alle insinuazioni di altre organizzazioni, come la UILM, afferma con decisione che "la persona più IMPORTANTE che si è venuta a creare è quella del lavoratore/lavoratrice e NON IL SINDACATO... NON VOGLIAMO ESSERE I SINDACATI DEI CHIACCHIERICCI, ma dei fatti, ma soprattutto non vorremmo che altri scrivessero che la FIM non esiste più o è MORTA, perché non è così.
La FIM è una componente importante del mondo del lavoro e la FIM-CISL riconosce la sua forza e il suo ruolo. Le Organizzazioni Sindacali, tutte, devono fare un’unica battaglia contro un sistema economico che produce solo povertà e diseguaglianze. Quindi la FIM non è morta, anzi, è viva e vegeta. I numeri dei lavoratori che hanno scelto noi sono la testimonianza che la FIM-CISL è un Sindacato che agisce e non solo parla".
Il comunicato prosegue elencando i nominativi dei rappresentanti eletti che compongono la RSU dello stabilimento ABB Spa di Frosinone, testimoniando la fiducia accordata alla FIM-CISL:
Nonna Natalia (per il Collegio degli Impiegati/Quadri)
Calcagni Giuseppe (per il Collegio degli Operai)
Pirazzi Maurizio (per il Collegio degli Operai)
Terramagra Luca (per il Collegio degli Operai)
Inoltre, vengono menzionati gli eletti nel Consiglio degli Impiegati/Quadri (secondo i nomi riportati sull'immagine): Mancini Ilario (collegio degli impiegati/quadri) e Nonna Natalia (collegio degli RLS).
La Fim-Cisl ha confermato i numeri del 2022: sono 5 i seggi ottenuti dalla Fim-Cisl, gli stessi della Uilm. Segue l'Uglm a quota quota e chiude la Fiom-Cgil che elegge 1 delegato. Il messaggio è chiaro: la FIM-CISL ribadisce la propria forza e la propria crescita, ma allo stesso tempo invita al rispetto e alla correttezza tra le sigle sindacali, sottolineando l'importanza di un fronte comune nella difesa dei diritti dei lavoratori. La polemica, seppure velata, evidenzia una dinamica di competizione e affermazione all'interno del panorama sindacale locale, con la FIM-CISL che intende marcare il proprio territorio e respingere ogni tentativo di minimizzare il ruolo delle altre forze in campo.
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