Attualità - Dalla spensieratezza all'età adulta: un'odissea temporale alla ricerca del significato dell'esistenza. Come le diverse età ci insegnano a vivere con consapevolezza e stupore
C’è un tempo per ogni cosa. Un tempo per ridere, per piangere, per amare e per odiare. È un tempo per divertirsi, un tempo per lavorare. C’è il tempo delle prime e delle ultime volte.
C’è un tempo che sembra fermarsi e un tempo che sembra volare. C’è il tempo della spensieratezza, quello dell’infanzia, dell’odore dell’estate e delle ciliegie.
Poi arriva un tempo più complicato, quello dei primi amori, dell’indipendenza, della giovinezza. Segue il tempo dei doveri, delle responsabilità, dove si diventa genitori dei genitori. È il tempo dell’età adulta.
È un insieme di preoccupazioni, di insicurezze, di impegni, ma pieno di soddisfazioni. È il tempo della realizzazione che lentamente ci riporta in quel tempo iniziale, fatto di libertà. È una libertà diversa, però.
Non la libertà della spensieratezza, ma della consapevolezza. Grazie al tempo abbiamo imparato tante lezioni, ma quella più importante è che la vita non smette mai di sorprenderci con i suoi mille paradossi che ci stimolano alla ricerca continua del senso di ogni cosa.
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