Italo Bocchino spiega agli sconfitti di Cassino perché l'Italia è di destra

Politica - Nella città che solo pochi mesi fa ha visto la riconferma con oltre il 60% dei voti del sindaco del Pd Enzo Salera e la debacle della coalizione avversa, il giornalista e intellettuale d’area ha presentato il suo libro. FdI presente al gran completo. O quasi: si nota l'assenza del capogruppo Petrarcone...

Italo Bocchino spiega agli sconfitti di Cassino perché l'Italia è di destra
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 14-02-2025 13:59 - Tempo di lettura 2 minuti

Nonostante la città non fosse proprio la più adatta per spiegare “perché l’Italia è di destra”, il giornalista e intellettuale d’area Italo Bocchino ha riempito in ogni ordine di posto la sala Restagno del Comune di Cassino per peresentare il suo libro.

“È una costante della nostra storia politica: quando si tratta di elezioni decisive, l’Italia vira sempre a destra. È accaduto nel 1948 con la Democrazia Cristiana, nel 1994 con Silvio Berlusconi, e ancora nel 2022 con Giorgia Meloni” ha spiegato Bocchino a un uditorio composto per gran parte da elettori di centrodestra, dove ancora brucia la sconfitta per le elezioni comunali del 2024. 

Il Comune all’ombra della millenaria abbazia di Montecassino è governato infatti dal Pd dal 2019 e alle recenti elezioni il sindaco uscente di centrosinistra ha sbaragliato gli avversari che non hanno neanche raggiunto il ballottaggio. Anche quelle erano delle elezioni importanti, a livello locale, soprattutto dopo la vittoria di Meloni del 2022 e di Rocca nel 2023. 

Anche per questo si è parlato poco o nulla di temi locali, spaziando più che altro su tematiche di rilievo nazionali, sulle comparsate Tv dell’onorevole, deputato fino al 2013. Italo Bocchino, dalla prospettiva privilegiata del giornalista e intellettuale d’area, nel suo libro racconta le radici e il futuro di una compagine politica in continua evoluzione, eppure saldamente radicata in una storia. 

L’autore del libro sfata luoghi comuni come il familismo, l’incompetenza della classe dirigente, il monopolio dell’informazione o il destino di isolamento internazionale e catastrofi economiche regolarmente pronosticate al Paese sotto i governi di destra. E in un’analisi ricca di dati, notizie e vis polemica, riflette in modo originale e provocatorio attorno ai grandi temi da affrontare una volta per tutte nel XXI secolo, prima fra tutti la questione demografica e, strettamente collegata, quella dei flussi migratori.

A moderare il dibattito la collega giornalista Paola Enrica Polidoro: al suo fianco la consigliera comunale di FdI di Cassino Nora Noury, l’avvocato Alberto Borrea, il vice presidente della Fondazione Tor Vergata e dirigente provinciale e regionale di Fratelli D’Italia, Gabriele Picano, il Presidente della SAF, Fabio De Angelis e il consigliere provinciale di Fratelli D’Italia, Sergio Crescenzi.

In platea molti iscritti e simpatizzanti di Fratelli d’Italia e dei partiti di centrodestra. La sala è colma, si fa fatica ad individuare tutti. Sembra però non esserci il capogruppo di FdI in Consiglio comunale che molto si sta spendendo per la candidatura alla segreteria di Chiara Trotta. Neanche l’ex segretaria di Gioventù Nazionale, prima dei non eletti alle scorse elezioni, sembra sedere alle prime file. Contattato telefonicamente, per avere notizie su come mai non fosse presente all’evento, Silvestro Petrarcone non ci gira intorno: “Non sono andato volutamente”.

Sullo sfondo restano le divisioni in vista del congresso con l’area Petrarcone che insiste su Trotta mentre l’area di Picano e Abbatecola sostiene la candidatura di Nora Noury. O, in alternativa, Borrea e Fabio Marino. Tutti presenti all’evento di ieri e intenzionati a far cambiare marcia al partito per far sì che anche Cassino torni ad essere di destra alle prossime elezioni.





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