Opinioni - Tra il tirare a campare e tirare le cuoia Forza Italia ha scelto la seconda opzione. Ai tanti, troppi, civici prestati alla politica consiglierei un approfondito corso di politica, il primo cittadino del capoluogo ciociaro potrà essere un ottimo docente
Il Sindaco di Frosinone è la più limpida dimostrazione della differenza tra chi conosce la politica e le proprie dinamiche e chi non la conosce e spesso finisce male. Riccardo Mastrangeli ha una scuola di partito alle spalle, ha avuto un grande maestro nell’ex sindaco di Frosinone Dante Spaziani, a ciò ha aggiunto la sua lunga esperienza personale ed il suo acclamato garbo personale oltre che la sua intelligenza.
Non è una opinione è un dato di fatto che chi a Frosinone ha tentato in ogni modo di disarcionarlo o di condizionarlo, segna una profonda sconfitta che si associata ad una totale mancanza di prospettiva politica. L’apertura fatta da Mastrangeli ad un altro galantuomo della politica come l’ex sindaco Marzi, almeno sui grandi temi , dimostra di quanto sia arguto e preparato Mastrangeli che si assicura non solo di finire tranquillamente questa legislatura ma si garantisce anche la prossima, ma fa ancora di più perché si rinforza anche nei confronti di chi qualche fesseria l’ha costretto a farla, rendendosi così autonomo e più forte.
Il Presidente Giulio Andreotti diceva sempre che quando bisognava assumere delle scelte bisognava capire le conseguenze non immediate ma almeno ad un anno di distanza, è esattamente l’accortezza che è mancata a Forza Italia, oggi nel limbo dell’opposizione e che dovrà prepararsi ad una lunga traversata nel deserto dell’irrilevanza in una battaglia di retroguardia, non penso che dopo tutti i distinguo possa allegramente ritornare indietro e far parte della squadra elettorale che sosterrà Mastrangeli.
Sosterrà quella volpe di Pizzutelli del PD, che come fanno i capitani delle squadre di ciclismo, tentano la fuga solitaria per poi attendere i compagni che arrivano, e questa sarà la soluzione di Forza Italia. Mastrangeli è stato in silenzio, ha avuto in dono anche un fidato assessore che adesso non deve più rispondere al proprio partito che lo ha sfiduciato, Piacentini, infatti, è rimasto assessore al bilancio e non più in quota FI.
Non entro nel merito delle ragioni di ognuno, tutti avranno le loro buone ragioni, molte sono anche condivisibili , ma una razionale presa d’atto mi induce a dire che alla fine di tante discussioni, Mastrangeli si rafforza e va avanti.
Conoscere le dinamiche della politica non significa dover rinunciare alle proprie ragioni ed alle proprie rivendicazioni, ma andare oltre il limite del confronto politico si rischia di finire fuori e di rasentare l’emarginazione. Quando si è civici si ha una maggiore libertà di scelta e di movimento ma quando si ha un partito alle spalle bisognerebbe saper capire dove possono condurre quelle scelte.
Infatti alcune ragioni di Forza Italia erano del tutto condivisibili e sostenibili richiedevano, forse, maggiore attenzione da parte di Mastrangeli ma anche maggiore accortezza da parte di FI, rompere è stato un errore, è una ferita che difficilmente potrà essere rimarginata. Tra il tirare a campare e tirare le cuoia FI ha scelto la seconda opzione.
Ai tanti, troppi, civici prestati alla politica consiglierei un approfondito corso di politica, Mastrangeli potrà essere un ottimo docente.
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