Cronaca - Il rogo si è sviluppato venerdì sera e le operazioni di spegnimento sono andate avanti fino a ieri mattina. Nessun danno all'interno, fiamme provocate dalla combustione di alcuni materiali infiammabili presenti all'esterno. Sul posto anche il sindaco Salera
Una notte di fuoco ha scosso la città di Cassino. Intorno alle 22 di venerdì sera, un violento incendio ha avvolto lo stabilimento Adler Evo, un'azienda chiave nell'indotto Stellantis, specializzata nella produzione di componenti in plastica. Le fiamme hanno interessato i magazzini ed i materiali nel piazzale. Una densa nube si è alzata in cielo. Il forte vento che venerdì sera soffiava sul cassinate ha reso molto più complesse le operazioni di spegnimento, andate avanti per tutta la notte.
Al momento dello scoppio dell’incendio in fabbrica non c’era nessuno, non si registrano feriti. Fino a ieri mattina, però, la zona è rimasta sorvegliata da parte dei vigili del fuoco del distaccamento di Cassino, prontamente intervenuto venerdì sera per domare le fiamme.
L'esplosione iniziale, avvertita distintamente dai residenti delle zone limitrofe della zona industriale di via Fontana Livia in località Solfegna Cantoni, ha scatenato la paura e l'allarme. Sul posto sono intervenute immediatamente numerose squadre dei Vigili del Fuoco di Cassino, impegnati a domare le fiamme e a prevenire il propagarsi dell'incendio ad altre strutture. Dalle prime indagini, condotte dalla Polizia di Stato di Cassino, sembrerebbe che l'incendio sia stato causato accidentalmente dalla combustione di alcuni materiali infiammabili presenti all'esterno dello stabilimento. Esclusa, quindi, la pista dolosa. Le fiamme sono infatti partite dall’area nella quale sono organizzate alcune cisterne per la raccolta degli olii e dei solventi di scarto.
Il sindaco di Cassino, Enzo Salera, immediatamente allertato dai vigili del fuoco, nella tarda serata di venerdì si è recato si è recato sul luogo dell'incendio dopodiché ha rassicurato anche alcuni residenti delle abitazioni circostanti sul fatto che le operazioni di spegnimento stavano andando avanti regolarmente. Insieme a lui anche il consigliere comunale Luca Fardelli e Fausto Salera, Rsu dello stabilimento.
L'azienda della componentistica Stellantis da alcuni mesi è interessata da un percorso di Cassa Integrazione legata alla riduzione dei volumi richiesti dal cliente e i 150 lavoratori stanno pagando, come tutti gli operai dell'indotto, la crisi dell'automotive e di Stellantis in primo luogo. Secondi alcuni sindacati pagano anche “la mancanza di programmazione aziendale e l'assenza della politica a tutti i livelli, dal provinciale al nazionale". Ad ogni modo domani mattina i cancelli apriranno regolarmente e si tornerà al lavoro anche perché lunedì prossimo riprenderà la produzione anche all’interno di Stellantis.
Articolo precedente
Accorpamento dell'IIS Medaglia d'Oro all'IIS San Benedetto. Parla Maria VenutiArticolo successivo
Gli ambulanti di Forte dei Marmi a Cassino domenica 26 gennaio