Pontecorvo - Il gesto di tre ragazzini durante la messa sconvolge la comunità. Aperta un’indagine dai carabinieri. L’episodio, avvenuto a pochi giorni dal Natale, solleva interrogativi non solo sul rispetto per i luoghi di culto ma anche sul degrado culturale e morale
Un episodio che ha lasciato sgomenta l’intera comunità di Pontecorvo è accaduto domenica pomeriggio durante la celebrazione della messa nella chiesa di San Paolo Apostolo. Nel pieno dell’omelia, due ragazzini, di età compresa tra i dieci e i tredici anni, hanno aperto le porte laterali dell’edificio sacro e urlato bestemmie prima di dileguarsi per i vicoli circostanti. Il gesto ha scioccato i presenti, inclusi i fedeli e il parroco, don Lucio, che ha faticosamente concluso la celebrazione in un clima di sgomento.
La denuncia sui social
A raccontare l’accaduto è stato un fedele che, indignato, ha deciso di condividere un post sui social per richiamare l’attenzione della comunità. “Questo mio post non vuole essere un rimprovero – scrive l’autore – ma un monito a riflettere. Come educatori, cittadini e genitori, dobbiamo chiederci quali valori stiamo trasmettendo ai nostri figli. Anche se non si crede, il rispetto per chi è in un luogo sacro è fondamentale”.
Nel suo post, il fedele racconta di aver tentato di dialogare con i ragazzi fuori dalla chiesa, cercando di far loro comprendere la gravità del gesto. Tuttavia, la vicenda ha acceso un acceso dibattito pubblico sull’educazione giovanile e il rispetto per le istituzioni religiose.
L’indagine delle autorità
Sul caso è stata aperta un’indagine dalla locale Compagnia dei carabinieri, coordinata dal capitano Taglietti. Gli investigatori stanno cercando di identificare i responsabili per comprendere meglio le motivazioni dietro un atto che appare tanto grave quanto insensato.
La reazione della comunità
La comunità di Pontecorvo ha espresso immediatamente il proprio sdegno. "Un fatto del genere non solo offende la sensibilità dei fedeli, ma rappresenta un segnale allarmante sullo stato della nostra società," ha dichiarato un residente. Molti si sono uniti nell’appello per una riflessione collettiva sul ruolo dell’educazione, sia in famiglia che nella società, nel prevenire comportamenti simili.
L’episodio, avvenuto a pochi giorni dal Natale, solleva interrogativi non solo sul rispetto per i luoghi di culto ma anche sul degrado culturale e morale che può colpire le giovani generazioni. È il momento, come sottolineato dal fedele nel suo post, di riflettere e agire, affinché episodi simili non si ripetano e si possa ricostruire un tessuto sociale fondato sul rispetto reciproco.
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