Stellantis, il futuro di Cassino è ibrido. L'elettrico non basta più

Economia - Lo ha annunciato oggi Imparato nel tavolo al Mimit. Tiepide e diverse le reazioni dei sindacati: per la Uilm servono fatti e non promesse, Uglm e Fim e sultano, la Fiom promette di portare avanti le battaglie. Scettico anche il sindaco Salera: "Con la partenza di Stelvio a fine 2025 ci aspetta un altro anno di sofferenza", Ferdinandi vede invece il bicchiere mezzo pieno. Tutti i dettagli

Stellantis, il futuro di Cassino è ibrido. L'elettrico non basta più
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 17-12-2024 19:37 - Tempo di lettura 3 minuti

L’elettrico non basta più: nel 2025 per la prima volta lo stabilimento di Cassino inizierà a produrre vetture ibride. È quanto emerso dal tavolo che si è riunito oggi al Mimit alla presenza dei ministri Urso e Giorgetti; del capo del personale di Stellantis, Manca; del referente di Stellatis Italia, Imparato; dei presidenti delle regioni e dei sindaci delle città sedi di stabilimento e, ovviamente, dei sindacati di categoria del settore metalmeccanico.

Per lo stabilimento di Cassino le notizie sono due: la prima è che viene confermato il priano industriale con tre nuovi modelli: Stelvio a fine 2025, Giulia nel 2026 e un terzo modello nel 2027, probabilmente sempre a marchio Alfa o Maserati. La seconda notizia è che non saranno prodotte solo in versione full electric, ma anche in versione ibrida, così come chiedevano i sindacati.

“Sulla piattaforma Stla-Large - aveva messo in guardia l’allora segretario della Fiom-Cgil Donato Gatti lo scorso mese di ottobre dopo la manifestazione in piazza del Popolo a Roma - si possono produrre veicoli ibridi ed anche a motorizzazione endotermica. La transizione ecologica è importantissima ma bisogna garantire un futuro allo stabilimento di Cassino e dopo un anno tragico qual è stato il 2024, pensare di avere altri due anni di agonia con la produzione di soli modelli elettrici significherebbe far morire lo stabilimento". (LEGGI QUI: "Non possiamo attendere il 2027 per avere l'ibrido, occorre anticipare").

SINDACATI OTTIMISTI

Per quanto riguarda la FIM il Segretario generale Ferdinando Uliano intervenendo al tavolo ha dichiarato: “l’incontro di oggi rappresenta un momento di svolta nei rapporti con l’azienda dopo l’uscita dell’ad. Le novità emerse oggi, ha sottolineato Uliano - a partire dalla piattaforma small rappresenta un elemento di certezza sulle prospettive e sui volumi a cui si aggiungono novità legate all’ibridizzazione dei modelli e l’impegno sull’indotto. Al piano industriale precedente da noi giudicato insufficiente, hanno aggiunto la nuova piattaforma small con 2 nuovi modelli a Pomigliano dal 2028 a largo consumo. La nuova 500e a Mirafiori in aggiunta alla 500 ibrida. Vengono ibridizzate le auto previste nelle versioni elettriche tra il 2025 e 2026 a Melfi, portando l’offerta a 7 modelli. E’ stato annunciato ad Atessa la nuova gamma large sui veicoli commerciali. A Cassino vengono sviluppate anche le versioni ibride delle full electric previste su Stelvio e Giulia e in aggiunta al nuovo top di gamma sempre su piattaforma large.

Ottimismo trapela anche dall'Uglm: "Noi sosterremo il settore automotive Italiano, Stellantis deve riavviare la nuova architettura produttiva, possiamo e dobbiamo rimettere sulla giusta strada l'auto italiana facendolo insieme in Europa. Per l’Ugl Metalmeccanici il momento delle decisioni è maturo, è il tempo giusto della responsabilità facendo squadra con l’Italia per affrontare le sfide esistenziali”.

SINDACATI SCETTICI

Per Rocco Palombella della Uilm “non bastano più le promesse, veniamo da anni di perdite di produzione e occupazionali, gli stabilimenti vanno avanti a cassa integrazione e in alcuni è in scadenza. Abbiamo bisogno di toccare con mano un reale cambio di passo rispetto al passato per restituire fiducia ai lavoratori”. 

Per la Fiom-Cgil "quello di oggi è un primo confronto di ripartenza. Avremo un periodo non particolarmente semplice nei prossimi anni, è necessario ricostruire rapporti di lealtà e fiducia con le lavoratrici e i lavoratori. Se siamo consapevoli del momento di difficoltà servono le risorse necessarie da parte del Governo. La nostra mobilitazione continuerà verso il governo e l’Unione europea, che dovrà prevedere un pacchetto straordinario di risorse per garantire i livelli occupazionali, la produzione e la rigenerazione dell’occupazione. È ora che a Palazzo Chigi siano convocate imprese e sindacati”.

SINDACI E REGIONE LAZIO

Ottimista  Gioacchino Ferdinandi, sindaco di Piedimonte San Germano, che spiega: “Il 2025 si preannuncia come un anno difficile, ma che rappresenterà un ponte fondamentale per una grande ripresa prevista nell’anno 2026, fase in cui vi sarà sicuramente una risalita dei volumi”. Meno ottimista è il sindaco di Cassino, Enzo Salera, anche lui presente ieri al Mimit: “Il fatto che il nuovo modello arriverà solo alla fine del 2025 significa che ci aspetta ancora un anno di grandi sofferenze, continuiamo a vivere tra dolori e speranze”.

"L’amministrazione regionale del Lazio esprime soddisfazione per l’esito del tavolo su Stellantis convocato oggi al MiMIT. A nome del gruppo Stellantis, Jean-Philippe Imparato, ha preso impegni precisi con il governo italiano garantendo investimenti a lungo termine, sia sul mantenimento di tutti i siti produttivi, sia sulla tutela dei livelli occupazionali. In particolare, ha spiegato che Cassino avrà un ruolo centrale nello sviluppo di Stellantis in Italia. A Piedimonte San Germano saranno prodotte la nuova Stelvio da fine 2025, la nuova Giulia nel 2026 e nel 2027 il nuovo modello top di gamma. Garanzia di questo impegno è la nuova piattaforma STLA large, la più innovativa in Europa".

Lo dichiarano il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e il vicepresidente Roberta Angelilli al termine del tavolo Stellantis convocato al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che poi aggiungono: "È stata anche accolta la richiesta di valutare per Cassino la produzione di autovetture ibride oltre che elettriche. Era ciò che la Regione Lazio chiedeva per lo stabilimento di Cassino insieme con il MiMIT. Grazie all’impegno del Ministro Urso, che ringraziamo, e al buon senso di Stellantis, questo obiettivo potrà essere raggiunto. Come Regione Lazio faremo la nostra parte in sede di bilancio, in discussione in questi giorni in Consiglio Regionale, per supportare l’indotto e la filiera dell’automotive. Manterremo la massima attenzione sullo stabilimento di Piedimonte San Germano e sull’indotto, confidando negli investimenti che Stellantis si è impegnata a fare e, soprattutto, nell’impegno per l’aumento dei volumi, vera garanzia di continuità produttiva e occupazionale".





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