Economia - Domani mattina gli operai di Trasnova, Logitech, Tecnoservice e De Vizia sono pronti ad occupare l'aula consiliare di Piedimonte San Germano. In prima fila il segretario provinciale Uilm Gennaro D'Avino. Intanto la regione Lazio rifinanzia la legge 46, ma Sara Battisti è severa: "Oggi provano a dare un segnale mentre è già scoppiata la grave emergenza sociale e sono arrivate lettere di licenziamento che stanno colpendo centinaia di operai”
“Dopo le lettere di licenziamento arrivate ai lavoratori di Trasnova, Logitech e Tecnoservice e dopo aver passato 18 giorni davanti ai cancelli di Stellantis, adesso si cambia strategia. Da lunedì mattina bloccheremo le sale consiliari dei comuni del territorio, partendo da quella di Piedimonte San Germano fino ad arrivare a quella di Cassino. Vogliamo far capire ai sindaci che questi padri di famiglia devono avere rispetto. Insieme ai 150 lavoratori di Logitech, Trasnova, De Vizia e Tecnoservice passeremo le feste natalizie insieme ai sindaci del territorio”.
Il segretario provinciale della Uilm Gennaro D’Avino lo aveva promesso venerdì pomeriggio nel corso di un’apposita conferenza stampa, ieri è arrivata l’ufficialità: l’appuntamento, per tutti i lavoratori, è alle ore 7.50 di domani mattina in piazza Municipio a Piedimonte San Germano, dopodiché tutti i lavoratori occuperanno la sala consiliare. In prima linea la Uilm di Frosinone, ma non solo, potrebbero unirsi anche altre sigle sindacali. Quello di domani sarà solo il primo appuntamento di un calendario che si annuncia ricco e ‘rumoroso’ se dopodomani, nel corso del tavolo al Mimit, i sindacati non riceveranno risposte concrete e rassicurazioni da parte del Governo e di Stellantis.
Le organizzazioni, ed in particolar modo la Uilm, chiedono maggiore attenzione anche alla politica locale: “Più che tensione c’è disperazione. Davanti ai cancelli abbiamo visto poco le istituzioni, eppure il 2024 è stato l’anno dei record per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali e le fermate produttive. Vogliamo insomma far capire ai sindaci che questi padri di famiglia devono avere rispetto. Insieme ai 150 lavoratori di Logitech, Trasnova, De Vizia e Tecnoservice passeremo le feste natalizie insieme ai sindaci del territorio”.
Il primo cittadino di Cassino, nonché presidente della Consulta dei sindaci del cassinate Enzo Salera, respinge però le critiche al mittente: “I lavoratori ci hanno chiesto di avere un’interlocuzione con la direzione dello stabilimento di Piedimonte San Germano. Noi abbiamo chiesto un incontro ma ci è stato negato e ci è stato risposto che le risposte verranno fornite martedì 10 dicembre nel corso dell’incontro al Ministero, il nostro impegno resta comunque costante”.
La tensione è insomma alle stelle e prosegue anche la guerra a distanza tra Fiom e Uilm. Il coordinatore regionale della Uilm Francesco Giangrande non si sottrae alla domanda in merito alla divisione con le altre sigle sindacali e dice: "Sono state con noi nelle audizioni in regione Lazio, dal prefetto, durante la consulta dei sindaci. Non hanno mancato un appuntamento istituzionale. Peccato non averle mai avute al nostro fianco davanti ai cancelli. O meglio, qualche sigla sindacale davanti ai cancelli si è fatta vedere. Esponenti della Cgil hanno avvicinato i lavoratori licenziati per chiedergli di farsi la tessera sindacale. La differenza con noi è tutta qui: noi in questa fase abbiamo rinunciato di fare la tessera anche a chi ce lo ha chiesto, perché i lavoratori vanno difesi tutti, va assolutamente tutelata l'occupazione”.
Grandina sul bagnato, insomma. E non va meglio sul fronte politico. La consigliera regionale dl Pd Sara Battisti infatti denuncia: “Dopo due anni di richieste attraverso emendamenti ai bilanci in consiglio regionale che ho presentato, puntualmente bocciate dalla maggioranza Rocca, finalmente il centrodestra, da quanto emerge dal bilancio approvato dalla giunta, rifinanzia le leggi 46 e 60 sull’indotto Stellantis di Cassino e sugli investimenti produttivi. Una mossa tardiva, perché per due anni senza spiegazioni non hanno mai voluto adottare questi provvedimenti e hanno puntualmente bocciato proposte in merito. Oggi provano a dare un segnale mentre è già scoppiata la grave emergenza sociale e sono arrivate lettere di licenziamento che stanno colpendo centinaia di operai”.
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