Elezioni regionali, la vittoria dei sindaci e il travaso dei voti dal M5S al Pd

Opinioni - La ricerca del nome nuovo che viene dalla società civile è fallito, i cittadini chiedono un passo vanti della buona politica e non di quella che si nasconde dietro il civismo. L'analisi del voto di Lello Valente

Elezioni regionali, la vittoria dei sindaci e il travaso dei voti dal M5S al Pd
di autore Lello Valente - Pubblicato: 19-11-2024 14:00 - Tempo di lettura 2 minuti

Hanno vinto tre sindaci a conferma che i cittadini cercano e premiamo i politici di prossimità, quelli che sono sui territori. Sindaci di Genova di Ravenna e di Assisi vincono le elezioni regionali, è questo il messaggio più forte che mandano gli elettori insieme al sempre maggiore disinteresse verso la politica.

Anche questa volta ci si stupirà della scarsa partecipazione, una serie di buoni propositi, ma non si farà nulla perché quello che andrebbe fatto costa fatica alla classe politica. La ricerca del nome nuovo che viene dalla società civile è fallito, i cittadini chiedono un passo vanti della buona politica e non di quella che si nasconde dietro il civismo.

Lo avevo già scritto qualche anno fa, se fossi stato un elettore di Roma avrei votato per Calenda, se fossi stato un elettore dell’Emilia Romagna avrei votato per De Pascale a Genova avrei votato per Bucci. La motivazione va ben al di là di una presunta appartenenza è l’apprezzamento per la politica nel più alto  significato, quella di prossimità, quella che sta in mezzo alla gente, quella che cerca di risolvere i problemi, quella che offre uno scenario amministrativo concreto nell’interesse del territorio.

Un altro aspetto che si deduce dalle ultime elezioni è il sistema dei vasi comunicanti tra il PD ed il M5S, i voti della coalizione sono sempre gli stessi, la novità è questo travaso di voti dal M5S al PD, al Movimento, fondato da Grillo, la coalizione fa male e lo conduce all’irrilevanza politica, è un dato di fatto.

Due forti segnali sono arrivati, la politica non può far finta che non siano arrivati, una sempre crescente disaffezione e la vittoria di chi è sui territori.Non mi stancherò mai di scriverlo che con il  sistema elettorale delle politiche la democrazia è in parte sospesa, è necessario che ai cittadini venga restituita la facoltà di scrivere sulla scheda elettorale il nome ed il cognome di chi intende votare, un sistema proporzionale con voti di preferenza e patto di coalizione, mi sembrerebbe il minimo per restituire la parola ai cittadini.





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