Cassino piange Severino Salera, il papà della "Sagra della Polenta"

Cronaca - Grazie alla sua intuizione è riuscito a far diventare la contrada degli Andridonati l'ombelico delle manifestazioni culinarie in provincia di Frosinone. Ai funerali anche il sindaco Enzo Salera, nipote del 94enne

Cassino piange Severino Salera, il papà della "Sagra della Polenta"
di Salvatore Trupiano - Pubblicato: 12-11-2024 19:46 - Tempo di lettura 2 minuti

Si è celebrato questo pomeriggio nella frazione di Sant'Angelo in Theodice il funerale di Severino Salera. La folla delle grandi occasioni, tra cui tanti amministratori comunali con in testa il sindaco di Cassino Enzo Salera, nipote di Severino, si è stretta intorno ai familiari del vulcanico Severino scomparso all' età di 94 anni. Anni vissuti intensamente dal personaggio più conosciuto e carismatico della zona Andridonati dove viveva con la sua famiglia.

Severino era diventato una sorta di istituzione, non solo per le sue doti umane e la sua spiccata intelligenza ma, soprattutto, perché ha dato i natali ad una delle manifestazioni cassinati più riuscite e seguite: la Sagra della Polenta.

La prima edizione è datata 1978, si chiamava "Sagra della polenta e del mais soffiato". Quattro gatti, ed un complessino a fine serata. Ma come si può organizzare una Sagra della polenta a Cassino? È come fare la sagra del pesce ad Acquafondata. La gente era scettica. Severino però non era tipo da farsi intimorire ha perseverato negli anni, a lavorare sulla qualità, sugli ingredienti, su quella farina che quando ci infilava le mani diceva: "questo è oro". Alla fine ha vinto lui.

Con una polenta da far leccare i baffi anche ad un veneto, e con una comunicazione degna di un navigato influencer è riuscito a far diventare la contrada degli Andridonati l'ombelico delle manifestazioni culinarie in provincia di Frosinone. Sempre indaffarato, sempre in movimento come una trottola, si fermava solo la sera quando si sedeva nell'aia di casa sua, intorno al grande tavolo allestito per gli amici più intimi. Ultimamente, si era ritirato, il peso degli anni, aveva fermato anche la sua vecchia Opel  e poi la Punto piene di carte e manifesti della "Sua" Sagra della polenta.

Buon viaggio Severino, con la dolcezza dei tuoi manicaretti e dei tuoi intingoli, hai rivoluzionato il palato di tanti buon gustai, con il paiolo della tua Polenta, hai scritto una pagina di storia della tua amata Cassino. Ma soprattutto, hai lasciato una lezione importante, se si vuole vincere, non bisogna mai arrendersi, mai abbattersi, andare sempre avanti, con coraggio e determinazione. Alla famiglia Salera le più sentite condoglianze. 





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