Valle dei Santi - I consiglieri di 'Pase Nuovo' in pressing sull'amministrazione: "Sono state istituite da più di trent’anni e mantenute da quattro sindaci diversi, adesso rese non più obbligatorie da Simone Costanzo, sindaco 'democratico'. Ma quale democrazia ha in mente il primo cittadino?"
Nell’ultimo consiglio comunale nel municipio di Coreno Ausonio, tra i punti all’ordine del giorno si è discusso delle modifiche allo Statuto comunale apportate dall’amministrazione Costanzo che rendono discrezionali le commissioni Organizzazione dell’Ente, Lavori Pubblici e Cultura, di fatto eliminandole.
Un punto, questo, che ha trovato la forte contrarietà dei consiglieri di opposizione di 'Paese Nuovo'. Stavole, Di Siena e Di Bello che evidenziano: "Le commissioni consiliari, istituite da più di trent’anni e mantenute da quattro sindaci diversi, sono state rese non più obbligatorie da Simone Costanzo, sindaco 'democratico'.
Ma quale democrazia ha in mente il sindaco?" si domandano e domandano dall'opposizione. E poi, ancora evidenziano: "La commissione è un luogo consultivo di confronto e di preparazione al Consiglio Comunale, a nostro avviso un percorso indispensabile Unico coinvolgimento pre-consiliare della minoranza, uno dei momenti cardine della vita democratica amministrativa".
"Come recita il nostro Statuto Comunale - spiega il Capogruppo Marcello Stavole - il Comune nell’esercizio delle proprie funzioni favorisce la più ampia partecipazione dei cittadini, delle forze politiche, sociali, economiche e sindacali alle scelte politiche ed amministrative.
Modificando l’articolo 18, si viene meno allo spirito e alle finalità dello Statuto stesso. Così facendo il sindaco si riserva il diritto di scegliere a sua discrezione se e quando convocarle, decidendo di fatto di quale argomenti discutere e quali no".
Riteniamo che - continuano i consiglieri di opposizione di 'Paese Nuovo' - tale modifica sia irrispettosa nei confronti di chi negli anni 90’ le ha istituite, sia irriguardosa per la comunità tutta e le amministrazioni (Di Massa, Lavalle, Gargano, Corte) che hanno preceduto quella attuale, garantendo sempre questo spazio".
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