Cronaca - L'imprenditore di Cassino respinge al mittente le critiche circa la non agibilità del Salveti. Le parole del patron del Savoia fanno infuriare tutti i tifosi che lamentano anche la pena poco severa comminata dal giudice sportivo: solamente 4.500 euro di multa
Non si è fatta attendere la risposta della giustizia sportiva rispetto agli incresciosi episodi che hanno macchiato la gara tra Cassino e Savoia. Il giudice sportivo si è espresso sanzionando in maniera pesante la società oplontina che sarà costretta a giocare le prossime tre partite in campo neutro e a porte chiuse oltre a dover pagare una sanzione pecuniaria di 4.500 euro.
Nel comunicato ufficiale le motivazioni che hanno portato alla decisione degli organi di giustizia sportiva della serie D: "Introdotto ed utilizzato materiale pirotecnico in particolare 8 bombe carta di cui 7 lanciate nel campo per destinazione e una sul terreno di gioco. Alcune di queste in 2 occasioni cadevano non lontano da un A.A. procurandogli dolore e forte ronzio all’orecchio sinistro. A fine gara si rendeva necessario un controllo medico e una visita al pronto soccorso in cui veniva refertata la diagnosi “sospetto di trauma acustico da rumore orecchio sinistro” con una prognosi di 7 giorni. –
Nel corso dell’intervallo, circa 50 dei medesimi, facevano irruzione sul terreno di gioco dopo aver aperto un cancello e si posizionavano a ridosso della tribuna per lanciare fumogeni ed altri oggetti all’indirizzo della tifoseria avversaria. Sanzione così determinata in ragione della condotta atta a creare nocumento all’incolumità dei presenti”.
Per i tifosi del Cassino quella comminata dal giudice sportivo è una pena ben poco severa. A picchiare duro nei confronti della dirigenza del Savoia è il noto imprenditore di Cassino, Niki Dragonetti, che bacchetta Emanuele Filiberto. Ieri il patrin della squadra campana aveva spiegato che la colpa di quanto accaduto era da addebitare anche al cancello che è stato facilmente divelto".
Spiega Dragonetti: "Vorrei ricordare al principe che qui non c'è alcuna monarchia, siamo in democrazia. Quanto accaduto è vergognoso, le immagini sono sotto gli occhi di tutti e l'unica cosa che avrebbe dovuto fare Emanuele Filiberto era chiedere scusa". Sui social si moltiplicano i commenti ironici e qualcuno scrive: "Giustamente gli animali nello zoo sono chiusi nelle gabbie quindi anche per loro servivano quelle ".
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