No, caro Emanuele Filiberto, la colpa non è del cancello ma dei "tuoi" tifosi

Opinioni - Dopo gli scontri che si sono verificati mercoledì allo stadio, il patron del Savoia ha cercato giustificazioni spiegando che il 'Salveti' non è adeguato. Il consigliere comunale di Cassino Luca Fardelli risponde per le rime ed esprime solidarietà ai ragazzi finiti in ospedale dopo gli scontri

No, caro Emanuele Filiberto, la colpa non è del cancello ma dei "tuoi" tifosi
di Redazione - Pubblicato: 25-10-2024 17:09 - Tempo di lettura 2 minuti

di Luca Fardelli*

A proposito dei fatti incresciosi avvenuti durante e dopo la partita Cassino-Savoia avrei preferito non pronunciarmi ma alcune narrazioni distorte nel merito mi impongono una presa di posizione sia come ex sportivo che come Consigliere comunale oltretutto presente allo stadio nella giornata di mercoledì.

Innanzitutto voglio esprimere solidarietà alle persone spaventate e ai ragazzi addirittura aggrediti in malo modo ben lontano dallo stadio, e purtroppo finiti al pronto soccorso, da criminali che nulla hanno a che vedere con lo sport e che mai si erano visti a Cassino. Un luogo, questo, che la nonviolenza e il rispetto del prossimo lo ha nel dna sia per la presenza della millenaria abbazia che per l’insegnamento ricevuto da chi ha vissuto i tragici eventi di 80anni fa. 

Per tali motivazioni nel leggere alcune dichiarazioni dalla dirigenza della squadra ospite, mi sento in dovere di ribadire che non ci sono giustificazioni per l’accaduto dando “la colpa” ad un cancello chiuso male. Un po’ come dire che se veniamo derubati in casa la colpa è del portone di casa poco blindato o come se in seguito ad uno stupro la colpa è dell’abbigliamento succinto. Questo non è ammissibile.

Inutile e ulteriormente offensivo trovo chiedere da più parti la visione dei filmati per individuare i, probabilmente ben noti, responsabili delle violenze. Lasciamo fare le indagini e trarre le conclusioni a chi è del mestiere, noi tutti limitiamoci a condannare esclusivamente tali comportamenti violenti ancor più gravi se in occasione di eventi sportivi. Se c'è un aspetto che non riesco a comprendere è solo del perché i tifosi avversari sono stati fatti uscire senza un primo deflusso ma anch'essi al fischio finale.

*Consigliere comunale di Cassino





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