Cronaca - Bloccata in casa una 65enne abitante al terzo piano con seri problemi di salute
Ascensore fuori servizio da quattro mesi nelle case popolari di Castrocielo. In uno di quegli appartamenti al terzo piano, abita una persona di nome Anna, con serissimi problemi di salute che è rimasta “bloccata” in casa, senza poter neanche uscire se nessuno la aiuta. Anche se scendere e salire le scale le costa un’enorme difficoltà. La donna si è rivolta anche al Comune che sta cercando di sollecitare gli organi competenti. La signora in questione è affetta da bronchite cronica ostruttiva e due enfisemi ed ha bisogno dell’ossigeno ventiquattr’ore al giorno. E’ una sua cara amica di nome Paola a spiegare tutta la situazione che sta vivendo la sessantacinquenne.
“Inizio proprio con il dire…”Quando anche il rispetto è…fuori servizio”. La rabbia è tanta...tantissima. Ormai sono quattro mesi che un ascensore, nelle case popolari di Castrocielo, è fuori servizio! Ok, si dirà, la solita burocrazia, il solito modo di fare scarica barile...Il solito modo egoistico di pensare “non è un mio problema, non posso fare nulla, io nemmeno ci abito lì”. E fin qui “diciamo” tutto normale. Ma se in uno di quegli appartamenti al terzo piano, ci abita una persona con serissimi problemi di salute, credo che non si possa e non si debba rimanere indifferenti!
Considero gravissimo questo ritardo e mi chiedo: ma se al posto di Anna, che ha problemi respiratori e porta l'ossigeno 24 ore al giorno, ci fosse un parente di qualcuno importante, ancora si dovrebbe aspettare settembre, forse, per poter fare qualcosa? Per fare i suoi tre piani di scale, deve sempre aspettare che un'amica l'aiuti a scendere e salire. Facendo soste per riprendere fiato ogni tre scalini. Non ha più diritto a scendere la mattina presto o la sera tardi anche solo per prendere un po' d’aria fresca...non ha più diritto ad accarezzare i suoi gatti...non ha più diritto a rubare una briciola di tempo senza aspettare qualcuno che l'aiuti a superare quei terribili 3 piani!!! Lo so, il problema è sempre e solo di chi lo sta vivendo, ma perché siamo diventati così cinici, freddi ed egoisti? Non credo sia giusto mettere “fuori servizio” l'umanità ed il rispetto, mettere “fuori servizio” la vita di una persona che è sempre gentilissima e premurosa con tutti.
Non è giusto lasciare che le responsabilità si facciano evaporare in un "stiamo facendo tutto il possibile" e intanto sono passati quattro mesi di nulla! Ho una rabbia infinita dentro...una rabbia che vorrei scaricare su chi "potrebbe" e invece non fa. Una rabbia che non aiuta nessuno, ma spero con tutto il cuore, che qualcuno, leggendo questo mio sfogo, si metta nei panni di Anna, donna coraggiosa e combattente, donna di fede e ricca d'amore per tutti. E si metta nel suo cuore e senta e viva il suo respiro stanco e lento. Forse chiedo un miracolo, forse chiedo l'impossibile, ma ci provo. Anna è una mia carissima amica e, so per certo, che faremo sempre quei tre piani di scale insieme. L'amicizia non va mai “Fuori servizio”.
Articolo precedente
Schianto in moto a Sant'Apollinare, due giovani feritiArticolo successivo
Racconti e Poesie del weekend "La tela di ragno"