Racconti e Poesie - Oggi Francesca Messina ospita la poesia di Maria Altomare Rubino di Isola del Liri
La tela di ragno
E mi aggrappati a te
come un naufrago
s'aggrappa ad uno scoglio.
Non sentivo pietre aguzze sotto le dita,
il mio corpo trovò
soffice rena
su cui adagiarsi
e farsi avvolgere
dal suo tepore.
Lentamente poi capivo
che non eri scoglio
né arenile,
non eri isola
né continente
ma ti esploravo
e tutto mi pareva sorprendente.
Non eri isola
né emisfero
eri un mare
pieno di mistero
volevo catturare
ogni tuo respiro.
E invece...
Scivolavo sempre più
in fondo ad un dirupo
in uno spazio
silenzioso e cupo
e una volta entrata
non trovai più uscita
ogni via di fuga
finiva contro un muro.
E vennero fiori
e vennero carezze
mentre affioravano
le mie debolezze
poi le minacce,
gli schiaffi, i lividi
le tue bugie,
il mio pianto
e i brividi.
E vennero lacrime
e giunse il rifiuto
quando mi fu chiaro
che ormai ero una preda
nella tela di ragno
che avevi tessuto.
Non eri scoglio
non eri arenile
eri soltanto un bruto, un vile
non eri isola
né continente
la tua corazza
celava un perdente.
Maria Altomare Rubino (Isola del Liri)
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