Scuola e Università - L'evento è promosso dall'Università degli Studi di Cassino ed è coordinato dal professore Maurizio Esposito
Al via la Terza edizione del Corso di Alta Formazione in Coprogettazione sociale, promosso dall’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, coordinato dal prof. Maurizio Esposito, Presidente dei Corsi di Laurea in Servizio sociale (L-39) e Politiche sociali e servizio sociale (LM-87), già cooordinatore dei Master executive di I e II livello in Project Management Sanitario (PMS), Esperto in Orientamento Formativo e scolastico (ORFEO) e in Organizzazioni complesse, Innovazione Sociale e fundraising management (MOIS).
Il Corso vedrà la partecipazione di docenti di fama nazionale e internazionale, che vantano un’esperienza pluriennale nel settore della coprogettazione e dei servizio sociali in generale. Tra essi, oltre al coordinatore e al prof. Alessandro Silvestri dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, tra gli altri la prof.ssa Franca Maino dell’Università di Milano, il prof. Emiliano Frediani dell’Università di Pisa, la prof.ssa Annamaria Campanini, dell’Università Bicocca e presidentessa della International Association of Schools of Social Work, oltre agli esperti professionisti Ugo De Ambrogio, Franco Pesaresi e Marco Brunod.
Il Corso è rivolto a professionisti provenienti da tutto il territorio nazionale grazie ad un’offerta didattica erogata in modalità a distanza, su una piattaforma dedicata, che garantirà un’elevata qualità dell’offerta e una fruizione immediata dei contenuti audio/video. Il Corso si pone l’obiettivo di formare figure professionali in grado di operare in contesti pubblici o privati con compiti di gestione e coordinamento di iniziative progettuali. Esso si rivolge a laureati/e di qualunque materia sociale e umanistica e a professionisti di enti pubblici, di organizzazioni non profit e di enti impegnati nel campo della sostenibilità sociale che desiderino padroneggiare gli strumenti della coprogettazione.
L’offerta formativa è dunque pensata per accompagnare i partecipanti nelle sfide e nei cambiamenti che devono affrontare nel mondo del lavoro, con una formazione specifica per lo sviluppo e il consolidamento di hard e soft skills, per costruire soluzioni partecipate e condivise. Il percorso formativo elaborato, rivolto congiuntamente agli attori degli enti pubblici e della cooperazione sociale, intende offrire uno spazio di confronto e scambio volto a costruire linguaggi comuni e metodologie progettuali condivise fra soggetti che provengono da culture organizzative differenti.
In un contesto di welfare sempre più dinamico e mutevole, gli attori pubblici e privati stanno ricercando nuove modalità comunicative e di interazione al fine di costruire un sistema integrato, capace di rendere sinergiche le risorse di attori differenti, tendenza presente nel nostro ordinamento fin dalla legge 328/2000. La Riforma del Terzo settore (D. Lgs 117/2017), ed in particolare gli artt.55, 56 e 57 del Codice, hanno definito un modello di relazioni basato sulla condivisione di poteri e responsabilità: decidere insieme come fare un intervento, quali obiettivi prefiggersi e quali risorse utilizzare, superando la concezione dell’Ente pubblico portatore di interessi generali e dell’Ente del Terzo settore come ‘semplice’ esecutore.
Coprogettare, infatti, vuol dire mettersi in gioco e destrutturare tutte le modalità relazionali consolidatesi nel corso del tempo e rinunciare, anche da parte dell’ente pubblico che ha promosso la coprogettazione, a considerare di possedere il monopolio della conoscenza e conseguentemente del potere decisionale.
Il Corso di alta formazione in “Coprogettazione sociale” intende dunque approfondire i principali strumenti di questa relazione collaborativa: la coprogrammazione, ovvero la condivisione della lettura dei bisogni, della conseguente destinazione delle risorse e della scelta degli interventi da attuare, e la coprogettazione, ovvero l’individuazione e la messa a punto di specifiche iniziative condivise.
Il Corso vede il riconoscimento da parte del Consiglio Nazionale Ordine degli Assistenti Sociali (CNOAS) di 45 Crediti (di cui 12 deontologici) e il riconoscimento, da parte dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, di 10 Crediti Formativi Universitari previa approvazione dei CdS. Il numero di iscritti delle precedenti edizioni (68 alla prima e 80 alla seconda) dimostra il grande successo dell’iniziativa, ed è un evidente segnale del fatto che il brand Unicas si impone oramai come sinonimo di qualità e professionalità nel mondo delle politiche sociali e del terzo settore a livello nazionale e internazionale.
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