"Assessora mafiosetta e provincialotta", ancora si attendono le scuse

Opinioni - Ad andare in pressing è Lello Valente: "Riconosco la mia faziosità territoriale e per questo motivo difendo l’assessora ed il Sindaco che certamente non sono né mafiosetti né provincialotti. All’illustre criminologo l’invito a chiedere scusa non solo all’assessora ed al Sindaco ma all’intera cittadinanza perché la sua predica viene da un pulpito sbagliato"

"Assessora mafiosetta e provincialotta", ancora si attendono le scuse
di autore Lello Valente - Pubblicato: 19-07-2024 12:37 - Tempo di lettura 2 minuti

“Assessora mafiosetta e provincialotta”, affermazioni false e gratuite, pensavo profferite da un eccelso cattedratico di Londra, o di New York, o di Parigi; invece, a fare queste affermazioni è un provincialotto nato a Siracusa. Anche il “mafiosetta” risponde al linguaggio della sua zona di provenienza dove la parola mafia è entrata a pieno titolo nel gergo quotidiano, e spesso anche alcuni atteggiamenti attingono a qual tipico comportamento da “mafiosetto” con la coppola.

Non farò il nome di questo criminologo perché questi personaggi vanno alla ricerca del clamore, della polemica, per ampliare la propria notorietà, mi limito a ricordare a questo criminologo che ha avuto l’onore di venire nella città decorata con la medaglia d’oro, è venuto nella terra del Patrono d’Europa, è venuto nel territorio dove duemila anni addietro Cicerone parlava di diritto romano, è venuto nel territorio di S.Tommaso d’Aquino e di S.Filippo Neri.

Con tutto il rispetto per la bellissima Ortigia di Siracusa e per la zona archeologica di grande valore, non mi sembra che uno che viene da Siracusa possa ardire di poter definire “provincialotta” qualsiasi persona di Cassino, tantomeno un assessore o il Sindaco.

Riconosco la mia faziosità territoriale e per questo motivo difendo l’assessora ed il Sindaco che certamente non sono né mafiosetti né provincialotti. All’illustre criminologo l’invito a chiedere scusa non solo all’assessora ed al Sindaco ma all’intera cittadinanza perché la sua predica viene da un pulpito sbagliato.





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