Cronaca - L'uomo è stato denunciato a piede libero, una misura troppo leggera secondo uno dei membri del Consiglio Superiore della Magistratura, Ernesto Carbone, che ritiene ci siano pericoli di fuga e soprattutto di reiterazione del reato
Procura della Repubblica di Cassino sotto la lente del CSM. A darne notizia il quotidiano "La Repubblica" nell'edizione odierna. A richiedere un chiarimento ai magistrati cassinati, secondo il quotidiano nazionale, il consigliere del CSM Ernesto Carbone.
Il massimo organo presieduto dal presidente della Repubblica, dopo una serie di verifiche preliminari avrebbe aperto una pratica "Cassino". La vicenda nasce da una presunta violenza sessuale da parte di un soggetto già noto alle forze dell'ordine, un trequattrenne romano nei confronti di una ragazza sedicenne figlia di due lavoratori del settore ristorazione, violenza che si sarebbe consumata in quel di Ponza.
L'isola, un tempo centro di accoglienza dei dissindenti politici, è di competenza della procura della Repubblica di Cassino.
L'uomo è stato denunciato a piede libero, una misura troppo leggera secondo il consigliere CSM Carbone che, ritiene ci siano pericoli di fuga e soprattutto di reiterazione del reato dato che dopo le dichiarazioni rese dalla ragazza ai carabinieri sull'episodio, l'uomo se ne sarebbe andato in giro sull'isola a scattarsi qualche selfie.
Intanto il gip di Cassino, ha fissato al prossimo 6 agosto l'udienza per l'incidente probatorio per il fatto veriifcatosi il 7 luglio scorso. L'indagato è assistito dall'avvocato Alessandro Parisella.
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