Sapori del territorio - Il borgo di Picinisco ed i suoi pascoli vetrina di tradizioni, musica e gastronomia in un ambiente unico ed incontaminato
La montagna con le sue tradizioni ed i suoi sapori, unici ed insuperabili: è questa la vetrina di Pastorizia in Festival che Picinisco ha allestito e potenziato anche per il 2024. Una fantastica kermesse, articolata in ben tre appuntamenti, che offre ai visitatori lo spaccato più autentico ed originale della vita di montagna, con i suoi ambienti salubri, la sua gastronomia genuina, le sue tradizioni più profonde e l’entusiasmo unico e coinvolgente con il quale i piciniscani sanno accogliere il turista.
Con il primo evento ‘Sui passi del pastore’, del 30 giugno, i partecipanti hanno vissuto per un giorno la vita del pastore con le sue greggi. Tra una passeggiata e l’altra, lungo i sentieri della transumanza, e con la straordinaria compagnia artistica del musicista etnomusicologo Ambrogio Sparagna, si sono trasformati per un giorno in pastori: hanno gustato i prodotti della pastorizia, hanno ascoltato i ritmi musicali tradizionali della montagna, hanno assaporato un tipico menu di montagna ed apprezzato l’habitat incontaminato dei pascoli di Picinisco.
Nella giornata si è parlato anche de “Il ruolo degli allevatori per la conservazione degli habitat di prateria nelle Aree Natura 2000 del versante laziale del PNALM”, che costituisce un ambizioso progetto di salvaguardia e valorizzazione della pastorizia locale e del pregiato Pecorino Dop di Picinisco sostenuto da Regione Lazio, Arsial, Progetto Life 19, Natura 2000, Univ. La Sapienza dip. Biologia e Ambiente, FIRAB, Areen Factor, Comunità Ambiente.
Sabato e domenica scorsi, invece, il ricchissimo programma di eventi ha rivitalizzato ogni angolo del centro urbano di Picinisco con musica, balli, laboratori caseari motori e creativi per i bambini. Un programma per tutti i gusti e tutte le età; dal mattino, quando in ogni bar era possibile gustare la prelibata colazione del pastore, alla sera, con i suggestivi e variegati angoli gastronomici in cui si potevano degustare i tradizionali piatti agropastorali della transumanza accompagnati da vino o birre artigianali.
“Un evento oggi ancora più attuale e dal significato vincente – ha ricordato il sindaco Marco Scappaticci - in un momento storico nel quale la montagna, non più area marginale, si rivela sempre più motore economico, simbolo ambientale, esempio di nuove socialità e occasione di nuove opportunità di sviluppo.
I prodotti del duro lavoro dei pastori, nel passato quasi relegati a folklore, sono oggigiorno fonte di lavoro, reddito, economia virtuosa e possibilità di occupazione. La nostra Amministrazione prosegue la sua forte azione di sostegno al settore e di salvaguardia di un territorio che, con il suo habitat naturale e la sua biodiversità, rappresenta prezioso ed unico elemento indispensabile per favorire la crescita dell’economia locale che eccelle anche nei settori della enogastronomia, dell’accoglienza e dell’ospitalità”.
Con orgoglio, il presidente dell’associazione Pastorizia in Festival, Antonio Mancini, evidenzia che “questi straordinari eventi si svolgono grazie all’impegno duro e concreto di decine e decine di volontari delle varie associazioni di Picinisco, che per qualche giorno trascurano famiglia ed impegni per dedicarsi a questi eventi che rappresentano il biglietto da visita per Picinisco e costituiscono l’univa vera risorsa del paese”.
Pastorizia in Festival favorisce la riscoperta del lavoro antico del pastore ma consente anche di valorizzare proteggere e tutelare il patrimonio agropastorale dell’intera Valle di Comino. Ma l’estate a Picinisco è solo iniziata e nelle prossime settimane numerosi saranno gli ulteriori eventi organizzati dalle associazioni locali, in attesa della gran chiusura di Pastorizia in Festival, edizione autunnale, del 19 e 20 ottobre.
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