"L'isola c'è, la pulizia no: i macchinari restano in deposito!"

Politica - La sferzata di Giuseppe Sebastianelli: "Il risultato è che la pavimentazione di due colori è diventata monocolore con l’effusione di diversi odori non troppo piacevoli e non è ancora sufficientemente caldo"

"L'isola c'è, la pulizia no: i macchinari restano in deposito!"
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 09-04-2024 17:31 - Tempo di lettura 3 minuti

"Quello che si fa di notte si vede di giorno. L’argomento in questione è l’utilizzo dell’area pedonale del nuovo Corso della Repubblica, storica strada di Cassino che nel weekend  viene utilizzato per godere del tempo libero e per fruire fino a tarda notte di una ristorazione diffusa, all’aperto, con un sottofondo musicale che lascia riposare i tanti abitanti del centro città. Gli stessi che di buon’ora si recano a lavoro. Ora accade che le attività in questione,  con il pagamento dell’occupazione del suolo pubblico di nuova generazione  contribuiscono ad incrementare le già  abbondanti risorse del comune, oltre 20 milioni di euro in cassa".

A parlare è il candidato dindaco dei primaristi, Giuseppe Sebastianelli, che argomenta: "Ma la mattina, prima che la città riprende il ritmo lavorativo, macchine speciali dovrebbero ripulire l’area pedonale e in modo particolare quella utilizzata per la somministrazione di alimenti e bevande, dove l’igiene deve essere il primo obbligo da rispettare per  garantire la salubrità del  locale all’aperto, invece al primo bagliore di luce naturale si nota che il Comune tiene in deposito i macchinari per pulire l’area pedonale, forse per non deteriorarli, evitando spese di carburante e di manutenzione: il risultato è che la pavimentazione di due colori è diventata monocolore con l’effusione di diversi odori non troppo piacevoli e non è ancora sufficientemente caldo. E così come Comune abbiamo impiegato soldi pubblici per finalità anche private: il privato cittadino paga profumatamente  l’occupazione, ma non si vede pulita e igienizzata l’area, con perdita di clienti, fino alla chiusura dell'esercizio e la perdita di posti di lavoro: oltre 3 euro per 60 minuti di lavoro.

Pensare che il cittadino credeva di avere un’area tranquilla e salubre, senza macchine, senza tavoli, senza biciclette, senza vigili, senza sicurezza. Si gode la sua passeggiata con tanta curiosità, ma sulla sicurezza della nuova area pedonale, del materiale usato e delle barriere architettoniche dimenticate dobbiamo aspettare un altro  appuntamento.





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