Stellantis, il tonfo di Cassino: prodotte meno di 3.000 vetture al mese

Politica - Il segretario della Fim-Cisl, Uliano, non usa giri di parole: “Un dato trimestrale così negativo non era mai stato raggiunto prima nella storia dello stabilimento di Cassino”. Il sito pedemontano riesce a fare peggio dell'anno del Covid e del lockdown: al 31 marzo risultano prodotte 8.540 vetture, significa, cioè, un calo del 40,7% rispetto al 2023.Questa mattina la manifestazione del sindacato di base in città sulla question esuberi. E Sara Battisti sferza Rocca

Stellantis, il tonfo di Cassino: prodotte meno di 3.000 vetture al mese
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 06-04-2024 10:08 - Tempo di lettura 3 minuti

Meno di 10.000 auto prodotte nei primi tre mesi dell’anno, ovvero dal 1° gennaio allo scorso 31 marzo. Numeri che fanno rabbrividire tant’è che il segretario della Fim-Cisl Ferdinando Uliano, nell’illustrare il report, ieri mattina in conferenza stampa, non ha usato giri di parole ed ha ben evidenziato: “Un dato trimestrale così negativo non era mai stato raggiunto prima nella storia dello stabilimento di Cassino”.Cosa dicono, di preciso, i numeri del primo trimestre? Che al 31 marzo del 2023 erano state prodotte 14.410, quest’anno 8.540: significa, cioè, un calo del 40,7%. Neanche nel 2020, quando proprio a marzo scattò il lockdown, si registrarono questi numeri così catastrofici: quattro anni fa, infatti, il primo trimestre di Cassino si chiudeva con la produzione di 12.839 auto.

Peggio del Covid, dunque, verrebbe da dire. E questo perché da gennaio lo stabilimento è organizzato su un solo turno, mentre per gran parte dello scorso anno la produzione aveva la doppia turnazione. L’attuale produzione è rappresentata per il 21% da Alfa Romeo Giulia, il 52% dall’Alfa Romeo Stelvio e il 28% dalla nuova Maserati Grecale, quest’ultima, da pochi mesi, viene prodotta anche nella versione full electric. 

In merito all’occupazione, i numeri sono ancora più impietosi: nel 2017, con la partenza delle linee del Suv Stelvio, si contavano 4.500 addetti e, per la cronaca, quell’anno lo stabilimento pedemontano chiuse con un consuntivo annuo di 153.263 auto prodotte. Numeri che quest’anno sono impensabili. Come quelli dell’occupazione, appunto: oggi sono 2.763 gli operai ancora sulle linee, ma entro fine anno, a seguito dell’accordo firmato nei giorni scorsi, andranno via altri 250 lavoratori.

Il futuro è in chiaroscuro. Lo ha spiegato anche il segretario della Fim-Cisl Ferdinando Uliano che ieri mattina in conferenza stampa, a proposito dell’impianto di Cassino ha spiegato: “L’assegnazione allo stabilimento della futura piattaforma Stla large bev è positiva, apre a nuove prospettive per la fabbrica, ma è necessario accelerare sui tempi dei lanci produttivi dei nuovi modelli per invertire un dato produttivo e occupazionale profondamente negativo. I nuovi modelli Alfa Romeo Stelvio e Giulia, che abbiamo visto nel mese di dicembre 2023 nel centro Stile di Mirafiori, sviluppati sulla nuova piattaforma Stla Large, l’azienda ha comunicato che verranno prodotti nel corso del 2025. 

Noi - ha però detto il segretario della Fim-Cisl anche alla luce degli attuali numeri molto preoccupanti - pensiamo che si debbano anticipare quanto prima e assegnare altri modelli e marchi sulla medesima piattaforma da affiancare le produzioni di Maserati Grecale e delle due nuove Alfa Romeo. La situazione produttiva ha avuto un impatto negativo sull’occupazione, attualmente in forza sono 2763 lavoratori e dall’inizio dell’anno sono state circa 7 le fermate collettive gestite i Contratti di Solidarietà, mentre nelle restanti giornate gli ammortizzatori sociali coinvolgono mediamente 500 lavoratori al giorno. Ci sono inoltre 350 lavoratori di Cassino in trasferta temporanea in altri siti Stellantis”.

Proprio per fare il punto sulle trasferte e sulla difficile situazione degli operai di Stellantis, questa mattina si è svolta una manifestazione organizzata dal sindacato di base FlmU-Cub: oltre ad altre forze sindacali e politiche, hanno dato adesione alla mobilitazione in piazza Diamare anche il sindaco Enzo Salera e la deputata del M5S Ilaria Fontana. Ci sarà probabilmente anche la consigliera regionale del Pd, Sara Battisti, che intanto bacchetta il presidente Rocca e spiega: “Salta per motivi incomprensibili il tavolo Stellantis di Cassino al ministero dell’industria e del Made in Italy, inizialmente convocato per oggi. L’incontro non è stato aggiornato ufficialmente e si terrà, forse, nella seconda metà di aprile. Una mancanza di rispetto incredibile verso le sigle sindacali e i lavoratori dello stabilimento in Provincia di Frosinone sempre più fiaccati da licenziamenti, uscite incentivate, poca chiarezza sul futuro dello stabilimento. La Regione Lazio, oltre alla convocazione spot di una commissione in loco, cosa ha intenzione di fare?”.





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