Reno De Medici, il 4 marzo si riparte. La vittoria di un intero territorio

Economia - I sindaci della consulta del cassinate hanno sottolineato la compattezza delle istituzioni. Orgoglio mostrano anche gli assessori e i consiglieri regionali che hanno seguito da vicino la vertenza, in particolar modo Daniele Maura. Oggi l'assemblea in fabbrica dei rappresentanti delle sigle sindacali con i lavoratori: "Auspichiamo che tutti i problemi verranno risolti e che la ripartenza porterà sicuramente serenità. Oggi alle 13 incontreremo gli operai per un'assemblea dinanzi lo stabilimento"

Reno De Medici, il 4 marzo si riparte. La vittoria di un intero territorio
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 28-02-2024 10:56 - Tempo di lettura 5 minuti

Dopo più di sette mesi di fermo, RDM Group, azienda leader nella produzione del cartoncino riciclato, ha annunciato ieri sera la riapertura dell’impianto di Villa Santa Lucia a partire dal prossimo 4 marzo.

La ripartenza della cartiera arriva a seguito di un confronto con le istituzioni e gli enti coinvolti che non è mai venuto meno da quando, con rammarico, l’azienda è stata costretta a disporre il fermo produttivo. La collaborazione con le istituzioni, in primis la Regione Lazio, ha portato a un importante chiarimento delle ultime determine regionali. Un elemento, questo, che ha permesso al Gruppo di accogliere la sollecitazione del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, dell’Assessorato alle attività produttive della Regione, delle organizzazioni sindacali e di tutte le altre istituzioni presenti alla riunione odierna presso il Ministero di porre fine alla procedura di cessazione dell’attività e di licenziamento collettivo dei suoi 163 dipendenti avviata l’11 gennaio 2024.

“Abbiamo comunicato con molta soddisfazione la prossima riapertura della Cartiera di Villa Santa Lucia, un sito strategico per le attività del Gruppo”, ha sottolineato Michele Bianchi, amministratore delegato di RDM Group. “In tutti questi mesi abbiamo mantenuto vivo il dialogo con tutte le istituzioni interessate per dare un futuro certo allo stabilimento, consapevoli delle sue potenzialità. Ne sono una prova gli importanti investimenti che, anche a impianto fermo, il Gruppo ha continuato a fare.

Ci impegneremo affinché le consolidate pratiche applicate a tutte le cartiere che riciclano carta da macero siano impiegate anche a Villa Santa Lucia. Lo faremo – ha spiegato Bianchi – in forza dello spirito collaborativo tra le istituzioni, la cittadinanza e l’azienda che ci permetterà di raggiungere l’ambizioso obiettivo di fare impresa sostenibile nel tempo. A tal proposito, per la collaborazione sin qui dimostrata, ci sembra necessario ringraziare il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, la Regione Lazio, gli enti locali e le personalità politiche che hanno dato il proprio contributo, le istituzioni, i sindacati, Unindustria e Assocarta”.

I SINDACATI

Soddisfazione esprimono le Segreterie Nazionali di SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL, UGL CHIMICI CARTA E STAMPA che da anni sono in trincea: "Il Ministero, nella persona del dott. Castano, ha chiesto quindi cosa intendesse fare la RdM con la procedura di cessazione, se sospenderla o annullarla con il ritiro, caldeggiando la seconda ipotesi. Noi, unitarimente abbiamo sottolineato con forza la necessità di ritirare la procedura e con questa richiesta sono state concordi anche le istituzioni a livello locale e regionale.

Assocarta ha inoltre fatto presente che unitamente alla regione Lazio è stato presentato un interpello al ministero dell’Ambiente sul tema in particolare sull’utilizzo dei fanghi primari all’interno delle cartiere. L’azienda dopo attenta valutazione ha, per conto dell’amministratore delegato, con tutte le cautele del caso, dichiarato ufficialmente il ritiro della procedura e il riavvio, con i tempi necessari, della produzione e di tutta la cartiera stessa.

Esprimiamo  soddisfazione per la soluzione adottata e accolgliamo con favore questa decisione sicuri di poter comunicare ai lavoratori e alle loro famiglie questa notizia auspicando che tutti i problemi verranno risolti e che la ripartenza porterà sicuramente serenità in quel territorio. Oggi alle 13 incontreremo gli operai per un'assemblea dinanzi lo stabilimento.

LA REGIONE

"La Regione è stata, infatti, sin da subito, pronta a risolvere i problemi burocratici, tenendo conto delle prescrizioni dettate dal tribunale a seguito del sequestro del depuratore. Lo scorso 13 febbraio, infatti, è stata rilasciata l’autorizzazione che consente di riprendere la produzione senza ulteriori ritardi. Dopo settimane di lavoro condiviso, ci sono ora tutte le condizioni affinché lo stabilimento riprenda a lavorare regolarmente".

Abbiamo chiesto e ottenuto dalla proprietà dell’azienda, l’impegno a riattivare immediatamente la produzione e ritirare formalmente la procedura di cessazione dell’attività – spiegano la Angelilli e l’assessore all’Ambiente Elena Palazzo - Allo stesso tempo è stata inviata al ministero dell’Ambiente un’istanza di interpello congiunta, sottoscritta dal direttore della direzione ambiente della Regione Lazio e dal direttore generale di Assocarta, al fine di ricevere dal MASE un chiarimento formale sulla normativa applicabile al trattamento dei fanghi riammessi al ciclo produttivo". 

"La Regione Lazio – concludono la Angelilli e la Palazzo - seguirà con attenzione tutte le procedure e continuerà ad essere parte attiva per garantire le migliori condizioni per lo sviluppo e la difesa dei livelli occupazionali. Ringrazio a tal proposito, per la preziosa collaborazione, il sottosegretario al Mimit, Fausta Bergamotto che, con grande tempestività, ha coordinato il tavolo per la soluzione positiva della vertenza".

IL RUOLO DI DANIELE MAURA

A seguire da vicino la vertenza è stato il consigliere Daniele Maura che ieri, a margine della decisione comunicata al Ministero, ha così commentato: "Ringrazio gli assessori regionali Angelilli e Palazzo che hanno seguito con me la vicenda Reno De Medici, l’arpa lazio, la direzione ambiente e tutti gli attori coinvolti nel tentativo, riuscito, di preservare innanzitutto i posti di lavoro. In un periodo di forti difficoltà per il comparto produttivo nel nostro territorio, la notizia del ritiro della procedura di licenziamento mi fa gioire non poco, pensare di aver contribuito a “salvare” tante famiglie mi rende orgoglioso. Oggi abbiamo dimostrato che il lavoro sinergico tra la politica, la pubblica amministrazione e l’impresa è possibile. Noi continueremo a monitorare la situazione e a lavorare sempre e solo nell’interesse della tutela del territorio e dei posti di lavoro".

IL PLAUSO DEI SINDACI E DI BATTISTI

I sindaci della consulta hanno appreso la notizia ieri pomeriggio mentre erano in riunione in merito al caso della discarica di Roccasecca e all'unanimità hanno così commentato: "Lo scorso mese di gennaio abbiamo manifestato insieme ai lavoratori. Oggi è stata premiata la compattezza di un intero territorio e delle istituzioni che hanno saputo fare squadra".

E a proposito di istituzioni, sulla vicenda interviene anche la consiglier regionale del Pd, Sara Battisti, che argomenta: "Ottima notizia sul fronte occupazionale in provincia di Frosinone. Da subito, sulla Reno de Medici, avevo sollecitato un tavolo con il ministero dell’ambiente per giungere alla soluzione definitiva della problematica relativa allo smaltimento dei fanghi. Attraverso questa soluzione, l’azienda ha dichiarato che tornerà a produrre. Finalmente un intervento a tutela dei lavoratori e dell’intera area industriale del cassinate”. 

 





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