Centinaia di trattori in marcia su Cassino: "È solo l'inizio, non ci fermeremo"

Cronaca - Questa mattina sulla Casilina quasi il doppio dei mezzi agricoli che hanno sfilato la scorsa settimana a Frosinone. Gli agricoltori spiegano le ragioni della protesta: "Aumenta il carburante, il costo dei concimi e tutto ciò che ci serve per lavorare mentre quello che produciamo viene pagato sempre meno"

Centinaia di trattori in marcia su Cassino: "È solo l'inizio, non ci fermeremo"
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 30-01-2024 17:37 - Tempo di lettura 3 minuti

Oltre 150 trattori e mezzi agricoli hanno bloccato la Casilina e ieri mattina hanno marciato su Cassino. La protesta degli agricoltori che dilaga in tutta Italia, arriva anche in Ciociaria. E se la scorsa settimana, a Frosinone, si erano radunati meno di cento trattori, questa mattina tra la Valle dei Santi, Pontecorvo e il Cassinate il numero dei mezzi in protesta è quasi raddoppiato. 

I manifestanti si sono dati appuntamento al grande parcheggio di un noto supermercato in via Casilina Sud nel comune di Villa Santa Lucia, dopodichè hanno iniziato a marciare sulla Casilina in direzione di Cassino. Giunti dinanzi alla stazione ferroviaria della città martire, gli agricoltori hanno tenuto un piccolo sit-in ed hanno spiegato le ragioni della loro protesta, organizzata in maniera spontanea, senza colori politici e coordinata dagli allevatori Daniele Morelli e Antonio Rosati. 

I motivi della protesta sono legati alla "impossibilità di coltivare prodotti della terra e allevare bestiame in una situazione in cui - spiega uno dei promotori della protesta - aumenta il carburante con cui facciamo funzionare i nostri trattori, aumenta il costo dei concimi, aumenta tutto ciò che ci serve per lavorare mentre ciò che produciamo viene pagato sempre meno".

A questo si aggiunge la mancata tutela dei loro interessi a vantaggio delle industrie e per questo, dicono, "protestiamo contro l'Europa che agevola la carne sintetica e le farine di grillo, inoltre tutela le produzioni di altri paesi, anche extraeuropei danneggiando le nostre".

Tra i motivi della protesta, gli agricoltori in marcia su Cassino hanno evidenziato anche "la realizzazione di impianti fotovoltaici su terreni che vengono sottratti alle coltivazioni". Per questo anche da Cassino si chiede "un incontro a livello ministeriale perché il governo italiano si faccia portavoce a Bruxelles, quindi in Europa, dei nostri problemi".


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