Superstrada killer, in cento giorni tante chiacchiere e pochi fatti

Cronaca - Ordinanze revocate, convegni e comunicati stampa. Ma dello spartitraffico annunciato sulla Cassino-Formia (con i paletti in gomma...) non si vede neppure l'ombra

Superstrada killer, in cento giorni tante chiacchiere e pochi fatti
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 25-01-2024 17:26 - Tempo di lettura 3 minuti

 

“Io sono terrorizzato ogni volta che percorro questa strada e credo che sia giunto il momento di passare finalmente ai fatti. Non si può più attendere, lo spartitraffico è necessario perché abbiamo già pianto troppe giovani vite spezzate”. Queste le parole dell'assessore regionale Pasquale Ciacciarelli che intervenendo ad un convegno lo scorso mese di novembre  aveva spiegato come lo spartitraffico sarebbe stato un primo intervento immediato, con dei paletti in gomma, mentre a seguire ci sarebbero stati altri interventi.

Sempre il delegato del presidente Rocca, il 18 novembre con un comunicato diramato alla stampa aveva infatti aggiunto: "L’inserimento nel programma di interventi previsti dall’Accordo per la Coesione Governo-Regione Lazio firmato ieri in Regione Lazio dal Presidente del Consiglio Meloni e dal Presidente della Regione Lazio Rocca per la messa in sicurezza ed adeguamento normativo della SR 630 per un importo totale di 10.782.712 euro è un grande segnale di attenzione al nostro territorio. Ritengo che anche attraverso la formalizzazione della lettera inviata dalla Società Astral Spa  al Comune di San Giorgio a Liri per dare esecuzione  al progetto di realizzazione di spartitraffico centrale e di sistemazione degli attraversamenti, si è raggiunto un importante passo in avanti verso la definitiva e positiva risoluzione di una storica criticità del nostro territorio”.

In merito ai tempi, l’assessore della giunta Rocca aveva spiegato che sarebbero stati brevi, ma che l’ok sarebbe dovuto arrivare dai sindaci che sono competenti dei tratti urbani della Superstrada, nel caso di specie ad esprimersi dovrebbe essere il sindaco Francesco Lavalle. E lo ha fatto lo scorso 13 ottobre, giorno del funerale di Emilio Della Rosa, l’ultima vittima della ‘superstrada killer’. Quel giorno il primo cittadino di San Giorgio a Liri ha revocato l’ordinanza del 12 febbraio del 2019 con la quale l’ex sindaco Modesto Della Rosa aveva bloccato i lavori avviati da Astral nel 2016 per installare lo spartitraffico nel tratto urbano di San Giorgio. 

“Considerato l’elevato tasso di incidentalità che si registra sulla SR 630, in particolar modo nel tratto ricadente nel comune di San Giorgio a Liri con sinistri anche mortali, avvenuti recentemente, si ordina la revoca dell’ordinanza sindacale protocollo numero 1123 del 12 febbraio del 2019” aveva messo nero su bianco il primo cittadino Francesco Lavalle. Sono trascorsi cento giorni da quel giorno. Si sono succeduti convegni ed atti simbolici. Di concreto, ancora nulla. Tutto come cento giorni fa.





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