Primarie, la sferzata di Pistoia: "La politica non è fatta solo di numeri, ma di progetti"

Politica - Giorgio Di Folco: "Ho fatto il lavoro dell'intera minoranza consiliare, armato di una telecamera e di un microfono. Sono sempre stato tra la gente, ne ho raccolto i disagi, i dolori, le problematiche e spesso, nel mio piccolo sono anche riuscito a dare una mano concreta. Credo che la vittoria, mi spetti di diritto, almeno moralmente, e sento sempre di più di potercela fare"

Primarie, la sferzata di Pistoia: "La politica non è fatta solo di numeri, ma di progetti"
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 23-01-2024 19:37 - Tempo di lettura 3 minuti

I miei avversari politici, sono tutti felicemente indirizzati ad una totale apertura del discorso politico sia al centro destra che a ogni altra forma di aggregazione. Si fanno nomi e ipotesi che non condivido minimamente. Ci tengo a precisare che non ho niente contro le persone, intese come individuo, ma parlo di un fatto puramente politico. 

Non riesco a percepire una linea di pensiero netta e una visione se non discorsi legati alle "possibilita'" di fondersi con questo o con quello per "vincereee" (con tre e finali) . "La politica è fatta di numeri" mi spiega uno "strategone della politicona".... Giusto, verissimo, ma credo che i numeri non siano che una naturale conseguenza della progettualita' e della visione che un candidato o sostenitore politico, debba necessariamente anteporre alla "sete di vittoria" che permettetemi di dire, in alcuni casi prende il nome di "sete di vendetta". 

Anche se gli altri candidati sono persone stupende sulle quali non posso che dire bene, non sento con loro un filo conduttore comune. Respiro un'aria politicamente vetusta e non percepisco l'eccitazione che una "kermesse" politica dovrebbe trasmettere. Vedo liste come quella fatta da Mignanelli e Miele a sostegno di un candidato. Si Mignanelli, che per cinque anni ha seduto comodo sui banchi dell'opposizione, in un leggiadro stato di sospensione, come criogenicamente ibernato, rispuntare con il suo compagno di viaggio Miele a proporre cosa? Cosa dovrebbe essere cambiato in questi ultimi due mesi? Ho la sensazione di viaggiare in auto con il ricircolo dell'aria acceso.

C'e' bisogno di un cambiamento, di una "rivoluzione culturale e politica" senza colpo ferire. Com'e' possibile ricostruire il futuro con chi viene dal passato? Sto affrontando questa campagna elettorale totalmente da solo, motivato solo ed esclusivamente dalla gente che mi sostiene apertamente (senza giochini del vedo e non vedo) e di molte persone che giorno per giorno stanno cambiando visione e si stanno sempre piu' accorgendo di me. Per cinque anni non ho saltato un solo giorno. Ho fatto il lavoro dell'intera minoranza consiliare, armato di una telecamera e di un microfono. Sono sempre stato tra la gente, ne ho raccolto i disagi, i dolori, le problematiche e spesso, nel mio piccolo sono anche riuscito a dare una mano concreta. Credo che la vittoria di queste primarie, mi spetti di diritto, almeno moralmente e sento sempre di piu' di potercela fare. Un percoso difficile e pieno di ostacoli.

Non e' semplice combattere contro un candidato che gode, almeno, del sostegno politico di una "vecchia volpe" come Mario Abbruzzese, che piaccia o no, rimane uno dei migliori politici della nostra provincia e che ora e' impegnato in una candidatura alle Europee che potrebbe portare a Cassino il vantaggio di un rappresentante del territorio. Sentiamo spesso la frase: Cassino deve cambiare! Ma come, se per cambiare, i giocatori in campo sono sempre gli stessi? Battere Salera, in queste condizioni, anche se si fondessero con quel carrozzone scassato del centro destra servirebbe solo a produrre un governo ad orolegeria, con il rischio che con troppi galli a cantare, si ripeta l'ammutinamento di cui e' stato vittima Carlo Maria.

La questione è molto semplice, bisogna ricostruire una dirigenza politica locale, totalmente nuova. Bisogna epurare i partiti locali di "presenzialisti del voto" ampliamente bocciati dal popolo e senza alcuna idea o progetto se non l'attesa dell'incaricuccio giusto.  Il mio progetto è solido, pieno di idee fattibili e non di "promesse da marinaio" tipiche dei periodi elettorali. Fare politica vera, tra la gente e per la gente. Sono certo che il popolo, quello libero e stanco di essere solo sfruttato nelle urne elettorali, riconoscera' in me quanto di piu' naturale debbano esprimere le primarie dette civiche, ma che di fatto (a parte il sottoscritto) sono composte da candidati iscritti a partiti e bramosi di sedersi al tavolo del centro destra per rifare un balzo nel passato.





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