Reno de Medici, addossare le colpe genericamente alla politica non serve a nulla

Politica - Se il problema è solo della burocrazia, allora a cosa serve l’intervento di Rocca? Se le responsabilità sono politiche cosa va a dire il Sindaco PD di Cassino al neo Governatore del Lazio? L’unica cosa corretta sarebbe quella di testimoniare il fallimento dell’intera gestione del PD e chiedere aiuto, ma è pura fantasia che uno del PD possa riconoscere di aver fallito nella propria gestione

Reno de Medici, addossare le colpe genericamente alla politica non serve a nulla
di autore Lello Valente - Pubblicato: 15-01-2024 18:54 - Tempo di lettura 4 minuti

Addossare genericamente sempre e comunque le responsabilità alla politica è diventato lo sport nazionale più frequentato, praticato spesso anche dagli stessi politici sempre più avvezzi alle pratiche della disinformazione praticata dal vecchio Partito comunista Brezneviano.  Sembra che sulla questione della cartiera Reno de Medici la pratica si stia ripetendo, ma questa volta le responsabilità sono precise, circostanziate ed hanno nomi e cognomi: i alza un gran polverone per nascondere le vere responsabilità  e si chiede l’intervento salvifico del Governatore Rocca per nascondere i passati 10 anni di disastri dell’era Zingaretti. Cerchiamo di capire dove sono le responsabilità e da dove nascono.

Il Sindaco di Cassino del PD appena eletto, essendo socio di maggioranza del Cosilam, ne determina l’elezione del nuovo presidente, e ne elegge uno sempre del PD. La nuova governance del  Cosilam  invece di gestire, come sempre , l’intero ciclo dei depuratori delle aree industriali affida tale servizio ad una società, anch’essa targata PD, di nome A&A costituita dai diversi Consorzi Industriali del Lazio ad eccezione di quello di Gaeta.  Dopo la costituzione  la società A&A riceve diversi finanziamenti dalla Regione Lazio finalizzati all’adeguamento delle attuali strutture di depurazione.

Succede che la  Magistratura prima sequestra una serie di impianti per poi sequestrare anche le azioni della società, vengono arrestati i vertici della società,  e viene nominato di conseguenza un amministratore giudiziario. Garantisti fino in fondo, ma se prima sequestrano degli impianti e poi anche le quote societarie, forse qualcosa di consistente c’è, che gli scarichi fossero contestati da tempo dai cittadini è un fatto notorio.

L’amministratore giudiziario cerca di vederci chiaro sia nella intricata faccenda della depurazione sia nei rapporti tra la Reno de Medici e lo stesso Cosilam e di conseguenza con la A&A.  A prescindere dal caso contingente, la cartiera aveva  già da tempo inoltrato richiesta per ottenere l’autorizzazione ambientale integrata.

E a questo punto la faccenda diventa squisitamente tecnica su cosa si può conferire in discarica e cosa non si può conferire, soluzioni che spettano agli esperti e cosa autorizzerebbe questa fantomatica Autorizzazione ambientale integrata.

In attesa di capire cosa si possa conferire al depuratore e cosa no, si inserisce nella intricata faccenda un nuovo gravame per la cartiera  che non potrebbe più utilizzare per una terza volta i propri fanghi ma solo due volte, quindi ci sarebbe un doppio costo per l’azienda sia nel dover rinunciare ad una preziosa materia prima sia nel conferire in apposite discariche i nuovi residui con un notevole aggravio di costi. Pare che in altri stabilimenti della stessa cartiera le sia consentito la lavorazione per la terza volta di questi fanghi.

Situazione ben nota al Cosilam per il duplice aspetto sia per la gestione degli attuali scarichi sia per la richiesta dell’autorizzazione ambientale. Possibile che il Presidente PD del Cosilam non abbia informato il suo maggiore azionista il Sindaco PD di Cassino ? La richiesta di autorizzazione ambientale si perde tra la Provincia di Frosinone governata dal Presidente PD Pompeo e la Regione Lazio governata dal Presidente PD Zingaretti. In quattro anni tutti questi del PD nessuno ha avuto la sensibilità di chiedersi di tanti ritardi? Nessuno si è accorto degli scarichi della cartiera?

Se il problema è solo della burocrazia, allora a cosa serve l’intervento di Rocca? Se le responsabilità sono politiche cosa va a dire il Sindaco PD di Cassino al neo Governatore del Lazio? L’unica cosa corretta sarebbe quella di testimoniare il fallimento dell’intera gestione del PD e chiedere aiuto, ma è pura fantasia che uno del PD possa riconoscere di aver fallito nella propria gestione.

E perché non è andato prima il Sindaco PD di Cassino a bussare alla porta del Governatore PD del Lazio per scongiurare ciò che poi sarebbe successo, cioè la chiusura dello stabilimento di Villa S.Lucia ? Per coprire queste responsabilità  si alza il polverone e si chiede alla politica di intervenire e si chiede  l’aiuto dell’unico sindaco che ha tutta la titolarità di bussare alla porta del Governatore Rocca, il Sindaco appena eletto di Villa S,Lucia dove insiste lo stabilimento della cartiera. Manco a dirlo anche il sindaco precedente del Comune di Villa era del PD. Insomma ovunque ci si gira la responsabilità del PD diventa lampante.

Tralasciando la società A&A, targata dentro e fuori PD, che è sottoposta a delle indagini della Magistratura, ma il resto della filiera cosa ha prodotto in questi quattro anni di gestione sinistra in favore delle industrie del territorio ? Qualche rotonda e qualche strada asfaltata ? Ed era necessario il Cosilam o il Consorzio industriale unico per opere così irrisorie ? Gli stabilimenti chiudono, la ex Fiat delocalizza e diminuisce sempre di più la forza lavoro, l’indotto è sofferente, e l’unico servizio che il Cosilam doveva offrire quello della depurazione, lo affida all’esterno ad una società che viene indagata dalla magistratura per non aver correttamente eseguito i compiti affidategli.

E quelli del PD che avrebbero dovuto controllare dov’erano ? La Magistratura è intervenuta perché gli scarichi non erano correttamente gestiti, questo è un fatto, e dov’erano quegli ambientalisti sinistri al cospetto delle denunce dei cittadini ? Erano silenti e facevano finta di non sapere  perché impegnati nella gestione  locale insieme al  PD. E allora perchè parlare di generiche responsabilità della politica  se sono ben precise e sono tutte all’interno di una filiera del PD che parte da Cassino fino ad arrivare alla Regione Lazio?

Va bene che il Sindaco Salera vada pure in Regione Lazio, dal Governatore Rocca, ma vada  con la bandiera bianca issata e vada a testimoniare il fallimento del PD sull’intera faccenda.Circa 400 famiglie tra diretti ed indiretti rimarranno senza lo stipendio, li invitiamo a passeggiare sulla nuova isola pedonale  nella speranza che tra la nuova governance della Provincia ed il nuovo Governatore della Regione Lazio riescano ad interagire con la Magistratura, che sta indagando, e riescano a trovare una soluzione per scongiurare la chiusura dello stabilimento di Villa S.Lucia.

 





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