"Emergenza nel Centro Antiviolenza: strutture non a norma e senza sede fissa"

In una sconcertante scoperta, ancora una volta, abbiamo appreso che il centro antiviolenza nella nostra comunità si trova in una situazione critica. Le strutture non sono conformi alle normative di sicurezza e, ancor più preoccupante, il centro non dispone di una sede fissa.

Questa situazione solleva gravi preoccupazioni sulla capacità del centro di fornire un supporto efficace alle vittime di violenza. Gli standard di sicurezza devono essere garantiti per proteggere sia il personale che le persone in cerca di aiuto.

Chiediamo al Comune e, alle autorità locali e organizzazioni competenti per ottenere commenti e azioni immediate. È imperativo che la comunità e le istituzioni collaborino per affrontare questa emergenza e garantire un ambiente sicuro per coloro che cercano aiuto.

Questo tema, a me caro, sia come donna , come avvocato e come presidente dell’ l’associazione “ pensare insieme” , affrontato già ampiamente e tema peculiare della prossima campagna elettorale , non può passare in sordina ! Non può essere ammacchiato da una bella piazza o da un corso da poco ristrutturato . 

La comunità ha bisogno di essere supportata. I dati nazionali (118vittime nell’anno 2023) e locali fanno sì che le istituzioni devono intervenire.  Accade a Cassino :denuncia alle autorità competenti; arresti domiciliari all’aggressore nella stessa palazzina ove vive la vittima con figlio minore; gioco da ragazzi m… evade dagli arresti domiciliari e aggredisce nuovamente la vittima. Noi dove siamo? Le istituzioni dove sono?

Esiste un Centro antiviolenza: dov’è ubicato? Come interviene?  Il centro deve essere di facile raggiungimento e non posizionato nella prima periferia della città!