Continuano le aggressioni all'ospedale di Cassino: è la terza in 40 giorni

Cronaca - Nella tarda serata di domenica 7 gennaio, il primo episodio del 2024: un infermiere è stato aggredito in sala rossa da parte di una giovane paziente straniera. Il sindaco Salera chiede un incontro urgente alla Pulvirenti

Continuano le aggressioni all'ospedale di Cassino: è la terza in 40 giorni
di Redazione - Pubblicato: 09-01-2024 13:06 - Tempo di lettura 3 minuti

Ancora un’aggressione al personale sanitario dell’ospedale ‘Santa Scolastica’ di Cassino: la terza negli ultimi 40 giorni, l’ennesima considerando i molteplici episodi che si sono susseguiti durante il 2023.  Lo scorso 28 novembre un medico era stato picchiato da un paziente nel reparto di Psichiatria dell'ospedale di Cassino mentre lo scorso 24 dicembre, giorno della vigilia di Natale, l’aggressione si era verificato all’interno del Pronto Soccorso del ‘Santa Scolastica’.

Nella tarda serata di domenica 7 gennaio, il primo episodio del 2024: un infermiere è stato aggredito in sala rossa da parte di una giovane paziente straniera  che, probabilmente, aveva turbe psichiche ed aveva fatto abuso di sostanze. L’infermiere del ‘Santa Scolastica’, nonostante la presenza di due agenti di polizia, è stato aggredito nel tentativo di assistere la paziente del reparto di Psichiatria: l’ospedale di Cassino vive la situazione più difficile essendo l’unico centro Spdc ancora aperto in provincia di Frosinone. Per questo motivo la Cisl nei giorni scorsi aveva inviato un ennesimo appello alle istituzioni: "Pazienti e operatori sanitari vengono abbandonati e lasciati al proprio destino e tutto questo è assolutamente inaccettabile. Ci auguriamo che dalla Regione Lazio arrivino le giuste risposte".

Oggi, all’indomani dell’ennesimo episodio di violenza, a scendere in campo è anche la Fials che in una nota denuncia come “i Pronto soccorso degli ospedali della Regione Lazio sono da molto tempo sovraffollati con centinaia di pazienti parcheggiati spesso nei corridoi, in una situazione da 'lazzaretto di manzoniana memoria', affidati alla buona volontà di un esiguo numero di medici, infermieri ed operatori socio sanitari. Tra le cause, la mancanza di posti letto e di strutture valide per garantire la continuità terapeutica assistenziale extraospedaliera.

A prendere di petto la situazione è anche il sindaco di Cassino, Enzo Salera, che ieri mattina ha preso carta e penna ed ha scritto al Commissario Straordinario della ASL di Frosinone Sabrina Pulvirenti, al Direttore Sanitario del “Santa Scolastica” di Cassino Mario Fabi, ai direttori di tutti i reparti dell’ospedale di Cassino ed ha informato della questione anche il presidente della regione Lazio Francesco Rocca e il presidente della commissione regionale sanità Alessia Savo. 

Spiega il primo cittadino: “Facendo seguito alle precedenti note, nonché alle numerose segnalazioni dei cittadini in merito alle criticità dovute alla carenza di personale sanitario presso il 'Santa Scolastica' di Cassino, con particolare riferimento alle lunghe file nel Pronto Soccorso, si richiede di fissare un incontro congiunto per un attento esame della situazione e per predisporre, quindi, un piano volto a far fronte - in tempi brevi - alla forte carenza di personale. A rendere necessario un confronto immediato - conclude il sindaco -  vi sono anche preoccupanti episodi di aggressione ai danni del personale sanitario verificatisi negli ultimi mesi e, da ultimo, nella giornata di ieri”.





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