Ricorso inammissibile, Rotondo condannato dalla Cassazione

Pontecorvo - Nella giornata di ieri è stata notificata al sindaco di Pontecorvo la richiesta di pagamento delle spese processuali pari ad € 2.203,46, mentre la richiesta di risarcimento dei danni avanzata è di € 25.000,00

Ricorso inammissibile, Rotondo condannato dalla Cassazione
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 23-12-2023 17:57 - Tempo di lettura 3 minuti

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso che il Sindaco di Pontecorvo aveva presentato contro la Sentenza del Tribunale di Cassino che aveva riconosciuto la responsabilità penale del primo cittadino per il reato di molestie, condannandolo addirittura anche al pagamento di tremila euro alla cassa delle ammende.

I fatti risalgono alla fine del 2015 ed inizi del 2016, quando un professionista di Pontecorvo difeso dall'Avv. Ivan Caserta, stanco delle ripetute offese e comportamenti persecutori del Sindaco Rotondo, ha presentato una denuncia ai Carabinieri di Pontecorvo che ha portato all’emanazione di un Decreto Penale di Condanna nell’Ottobre del 2018. Anselmo Rotondo aveva presentato opposizione, ma il Tribunale di Cassino lo ha riconosciuto responsabile penalmente, condannandolo ad una ammenda di € 200,00 oltre che al risarcimento del danno e al pagamento delle spese processuali.

Il Sindaco aveva commentato la sua condanna con un video tramite i propri social: "Sono stato condannato a pagare duecento euro, il costo di due aerosol. Sono pronto a fare ricorso perché sono certo della mia non colpevolezza fino all'ultimo grado di giudizio".

Ebbene nelle scorse settimane si è pronunciata anche la Corte di Cassazione, che, con l’Ordinanza n. 6999/2023 ha dichiarato inammissibile il ricorso di Rotondo, confermando la congruità della motivazione della Sentenza del Tribunale di Cassino, evidenziando anche che “il ricorrente… vorrebbe in realtà pervenire ad una differente valutazione degli elementi di merito, sebbene tale operazione non sia consentita in sede di legittimità”.

Prosegue, poi, la Cassazione: “il ricorso deve essere, pertanto, dichiarato inammissibile e il ricorrente deve essere condannato al pagamento delle spese processuali e della somma, ritenuta congrua, di euro tremila in favore della Cassa delle ammende, non esulando profili di colpa nella presentazione del ricorso”.

Anche il terzo grado di giudizio, dunque, ha confermato la responsabilità penale del Sindaco: la Sentenza è ora irrevocabile e la condanna penale è ormai definitiva.

Nella giuornata di ieri è stata notificata ad Anselmo Rotondo la richiesta di pagamento delle spese processuali pari ad € 2.203,46, mentre la richiesta di risarcimento dei danni avanzata è di € 25.000,00.





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