Fca, scatta la serrata. Si riparte a gennaio con il turno unico

Cassinate - Sos Stellantis: previsti 850 esuberi. Domani il Consiglio regionale straordinario

Fca, scatta la serrata. Si riparte a gennaio con il turno unico
di autore LeggoCassino.it - Pubblicato: 30-11-2023 19:24 - Tempo di lettura 4 minuti

Tutto come previsto: serrata dei cancelli nel mese di dicembre e turno unico a partire da giovedì 11 gennaio, quando gli operai dello stabilimento Stellantis torneranno in fabbrica, e per tutto il 2024. Oggi, dunque, per le tute rosse del sito Alfa Romeo di Piedimonte San Germano termina il 2023: alla vigilia dell’ultimo giorno di lavoro, e cioè ieri mattina, si è svolto l’incontro tra le organizzazioni sindacali e la dirigenza aziendale. 

 

Al termine della riunione è stato deliberato quanto già circolava ormai da diversi giorni: il riempimento delle linee partirà dall’8 gennaio e a seguire dal giorno 11 riprenderà la produzione: i turni settimanali si assottigliano da dieci a cinque.  Dunque non si lavorerà più su due turni giornalieri dal lunedì al venerdì ma su unico turno, (probabilmente anche il sabato mattina).

 

I lavoratori, in assemblea, avevano chiesto di recuperare il sesto turno in un pomeriggio senza lavorare anche il sabato mattina. Nel corso della riunione di ieri sono state prospettate varie ipotesi: o lavare su un unico tur o centrale oppure solo su quello mattutino, lavorando però, in qu4sto caso, anche il sabato mattina. Il modo verrà sciolto in un prossimo incontro in programma la prossima settimana. Si è inoltre fatto il punto sugli ammortizzatori sociali: il prossimo 31 marzo terminano gli ammortizzatori sociali e sarà necessaria una proroga. Inoltre, nel 2024, sono previste altre uscite incentivate, dunque il numero dell’occupazione - attualmente si contano 2.900 operai - è destinato a scendere ancora.

 

“Lavorare su un unico turno di mattina, compresi i sabati  e con il giorno di riposo a scorrimento significa che al lavoratore gli sarà concesso il sabato di riposo ed in busta paga mancheranno i 150,00 euro della maggiorazione notturna” mette in guardia il sindacato di base FlmU-Cub, che in una nota diffusa a margine dell’assemblea spiega: “Per tutto il 2024 e 2025 saranno realizzati dei grandi cambiamenti sia strutturali, visto lo smantellamento dei reparti già in atto, sia produttivi, vista la bassissima produzione di modelli volti a un mercato di “elite”, sia economici, sia territoriale, visti gli 850 esuberi dichiarati. Gli operai Stellantis di Cassino hanno delegato i sindacati a sostenere la proposta di un turno unico alternato, una settimana la mattina e una settimana il pomeriggio, invece del sabato lavorativo, aumentare la produzione giornaliera, richiamando a lavoro gli 850 esuberi dichiarati. Questa mozione è disegnata in modo da non perdere salario e da non gravare considerevolmente sulla vita privata dei lavoratori e lavoratrici, così come sul costo dei trasporti, visto che molti viaggiano con abbonamenti annuali. 

 

Della vertenza Stellantis, nella giornata di domani, venerdì 1° dicembre alle ore 10, si occuperà anche la Regione Lazio nel corso di un Consiglio straordinario richiesto dalle opposizioni. “È necessario fare chiarezza sul futuro dell’auto in Italia e nel Lazio e coinvolgere gli Enti locali e le forze sociali. Serve maggiore trasparenza. Quello che emerge al di là delle rassicurazioni è che dal 1° dicembre, per 40 giorni, si interromperà la produzione e al rientro si lavorerà al 50% su turno unico”.

 

A parlare è il consigliere regionale del Lazio e responsabile Welfare di Azione, Alessio D’Amato, che poi aggiunge: “Anche la transizione all’elettrico avviene con stime al ribasso. Per questi motivi abbiamo chiesto un consiglio straordinario che impegna la Giunta regionale a relazionare periodicamente in Aula e nelle Commissioni competenti sui lavori del Tavolo ministeriale e a convocare, in tempi brevi a Cassino una conferenza regionale per il rilancio industriale complessivo di tutta l’area, che coinvolga gli enti locali interessati e tutte le forze economiche e sociali operanti sul territorio”.





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