Da Stellantis alle stalle: alla Fiat potrebbe sorgere un termovalorizzatore

Economia - Si è appena conclusa la consulta dei sindaci convocata dal sindaco Enzo Salera. Il monito di Ferdinandi: "Lo stabilimento non può essere oggetto di svendite, così come sta accadendo con la palazzina storica. Ricordiamo che, quelle come la palazzina in questione,  sono opere realizzate con la Cassa del Mezzogiorno del 1970". Riflettori accesi anche sulla Reno De Medici. Gianluca Quadrini: "Per quel che concerne la cartiera, una realtà che va tutelata anche e soprattutto per il valore ambientale che ha sul nostro territorio, c’è la necessità di sburocratizzare e di accelerare i tempi per le autorizzazioni"

Da Stellantis alle stalle: alla Fiat potrebbe sorgere un termovalorizzatore
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 13-11-2023 19:29 - Tempo di lettura 4 minuti

Si è appena conclusa la consulta dei sindaci convocata dal sindaco Enzo Salera, presso la Sala Restagno del comune di Cassino. Tanti i sindaci presenti, le rappresentanze provinciali, regionali e parlamentari e  tra questi non poteva mancare all’appuntamento il sindaco di Piedimonte San Germano, Gioacchino Ferdinandi, che ha voluto prendere per primo la parola sottolineando che stabilimento per 50 anni è stato il motore del territorio e che tanto ancora può fare nel futuro “quello di oggi si è rivelato un incontro molto importante che ha sottolineato la volontà di tutte le forze politiche, locali, provinciali, regionali e nazionali ad agire chiedendo al governo di interrogare i vertici Stellantis per fare chiarezza sul futuro dello stabilimento, mediante pa convocazione di una commissione parlamentare.”

Così Ferdinandi, sindaco del comune in cui sorge lo stabilimento  afferma nel suo intervento e va avanti - “bisogna capire se ci sono cambi di destinazione e di direzione rispetto allo stabilimento, valutando se questo sito è ancora strategico per il territorio o meno nel settore dell’automotive oppure se si prenderà in considerazione l’ipotesi di far nascere un sito per il trattamento dei rifiuti, come individuato dal Politecnico di Torino, tecnicamente da noi già stralciato con osservazioni tecniche. Mai come ora si avverte la necessità per tutto il territorio di deliberare in consiglio comunale quanto questo sito sia ancora strategico per il Lazio e per l’Italia. Per questo motivo non può essere oggetto di svendite, così come sta accadendo con la palazzina storica. Ricordiamo che, quelle come la palazzina in questione,  sono opere realizzate con la Cassa del Mezzogiorno del 1970. Sottolineo, perciò, - conclude Ferdinandi - che dobbiamo fare gioco di squadra, essere uniti e cercare risposte concrete che possano tranquillizzare le tante famiglie che hanno riposto e continuano a riporre nello stabilimento il loro futuro.”

IL MONITO DI QUADRINI

Presente all’incontro, in veste di delegato alle Attività Produttive e Sviluppo Economico Anci Lazio, anche Gianluca Quadrini, che pochi giorni fa manifestava la sua preoccupazione scongiurando gravi ripercussioni sul tessuto economico ma anche sociale. “siamo tutti d’accordo sul fatto che il nostro governo deve convocare al più presto i vertici Stellantis per discutere e trovare una soluzione alla precarietà dello stabilimento che oggi preoccupa tutto il territorio.” Afferma in una nota Gianluca Quadrini che continua - “Per questo, oggi, in rappresentanza di Anci Lazio e come delegato alle attività Produttive e Sviluppo Economico, sostegno che bisogna coinvolgere assolutamente la politica nazionale per avere delle delucidazioni e dare risposte a tutti quei lavoratori che vedono il proprio futuro precario e con poche certezze. 

Oltre ai tanti sindaci, presenti in sala anche il consigliere regionale Daniele Maura e il consigliere regionale Sarà Battisti che hanno affrontato il tema oltre dello stabilimento Stellantis anche della Cartiera Reno De Medico  di Villa Santa Lucia e in merito Quadrini ha dichiarato -  “Per quel che concerne la Reno De Medici, una realtà che va tutelata anche e soprattutto per il valore ambientale che ha sul nostro territorio, c’è la necessità di sburocratizzare e di accelerare i tempi per le autorizzazioni.  Ad oggi il sostentamento degli operai è garantito dalla cassa integrazione ma c’è la necessità di un imminente conferenza dei servizi per accorciare i tempi e concedere di quelle autorizzazioni che ridarebbero a questa azienda l’ossigeno per ripartire. Siamo vicini ai lavoratori e continuerò a scendere in campo per sostenere la loro battaglia.”





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