Il viaggio di Sebastianelli nelle periferie inizia dalla località Folcara

Un vero e proprio viaggio nelle periferie quello che ho deciso di iniziare dalla località Folcara. Qui vivono decine di famiglie che oramai da anni fanno i conti con carenze ataviche, mancanza di servizi, ed una viabilità ad alto rischio. Intere zone ad alta densità che sono sprovviste della rete fognaria (il circuito finisce nei pressi di alcune note strutture ricettive situate lungo la 630), di quella del gas e di strade complemente abbandonate a se stesse.

Gli ultimi lavori di manutenzione e di rifacimento di alcuni tratti di strada sono stati fatti quando ero consigliere comunale. Da almeno 5 anni la zona della Folcara così come quella di San Nicola è completamente abbandonata a se stessa e soprattutto pressata da scelte scellerate che hanno portato alla chiusura di un tratto di snodo, quello che collega la zona di Viale Bonomi a Cassino con il polo universitario e che oramai costringe coloro che vivono nelle zone periferiche, tra Sant’Angelo e San Nicola, a lunghe attese per poter arrivare sul posto di lavoro o a casa alla sera. 

Eppure la soluzione sarebbe semplice, attuale: mettere in sicurezza via ausonia vecchia, come previsto in un progetto approvato dalla regione Lazio e presentato quando ero consigliere comunale, che prevede la realizzazione di una pista ciclabile che va quindi a ricongiungersi con quella realizzata dall’amministrazione provinciale e che collega la zona del Colosseo con il polo universitario. Sarebbe bastato questo per snellire l’enorme mole di traffico che oramai paralizza l’ingresso di Cassino.

A questo si aggiunge la mancanza di marciapiedi, nel quartiere Colosseo, trasformati in parcheggi e che costringono residente i pedoni a transitare lungo la strada con il conseguente rischio di essere investiti. L’amministrazione Salera ha completamente dimenticato il quartiere Colosseo e quello limitrofo della Folcara. Ho scattato queste foto proprio affinché vi rendiate conto che non esiste sono il centro di Cassino ma anche soprattutto le periferie.