Morto sul lavoro a Cervaro, s'indaga. Il silenzio della politica e l'ira del sindacati

Morto sul lavoro a Cervaro, s'indaga. Il silenzio della politica e l'ira del sindacati

CRONACA - Massimo Guglielmo è precipitato mentre montava un cartello, autorizzazioni sotto la lente: aperto un fascicolo per omicidio colposo. La proposta della Filca-Cisl con il segretario Giustino Gatti: "Più ispettori e una patente a punti per qualificare il settore e garantire maggiore sicurezza"

Stava montando pannello coibentato Massimo Guglielmo, l’operaio di 49 anni che ha perso la vita ieri precipitando da un trabattello. La caduta da un’altezza di quasi cinque metri non ha lasciato scampo al pontecorvese, titolare della ditta che da circa un mese con la sua azienda stava svolgendo i lavori di manutenzione al campo sportivo di Cervaro. 

Al momento per la sua morte non risultano esserci indagati: è stato però aperto un fascicolo per omicidio colposo e si attende l’esito dell’autopsia che sarà essere effettuata domani a Roma, all’ospedale San Camillo, dove l’uomo è deceduto: nel weekend, probabilmente già domenica, si svolgeranno i funerali a Pontecorvo dove l’uomo era molto conosciuto e stimato.

Intanto le indagini intanto vanno avanti per capire cosa non abbia funzionato. Saranno passate al setaccio anche tutte le autorizzazioni per verificare se tutto fosse in regola. Il sindaco Ennio Marrocco a tal proposito non rilascia alcuna dichiarazione: si limita al cordoglio istituzionale senza fornire ulteriori informazioni e dichiarazioni.

LA NOTA DELLA FILCA CISL

"Ieri tragico incidente in un cantiere a Cervaro ha portato alla perdita di un'altra preziosa vita. L’accaduto evidenzia nuovamente la scia di sangue invisibile, ma inesorabile, che continua a colpire i luoghi di lavoro ed i cantieri nella nostra provincia. Le vittime di queste tragedie rappresentano chiaramente la terribile testimonianza che non si sta facendo abbastanza per garantire la sicurezza dei lavoratori nel nostro Paese".

A parlare è il segretario della Filca-Cisl di Frosinone, Giustino Gatti, che spiega: "Siamo indignati e profondamente amareggiati per l'ennesima perdita di una vita! Siamo stanchi di piangere le vittime di incidenti mortali! Nonostante gli appelli e le buone intenzioni, il bilancio delle tragedie sul lavoro continua a crescere in modo preoccupante.

Da inizio anno, più di 700 vite sono state spezzate nel nostro Paese, più di tre al giorno. Non sono solo numeri, ma vite umane,  persone! La legge sulla sicurezza nei luoghi di lavoro sembra essere solo sulla carta per troppi cantieri, poiché gli incidenti e le malattie professionali continuano a mietere vittime.

È evidente una lentezza o, in alcuni casi, una completa inerzia nella risoluzione dei problemi di sicurezza nei cantieri e nei luoghi di lavoro. Ci sono troppi protocolli che rimangono lettera morta, senza una vera attuazione sul campo.

Non possiamo più permetterci di rimandare! È fondamentale unire le forze e alzare il livello di contrasto. Dobbiamo lavorare insieme senza egoismi per costruire una strategia comune degna di questo nome.

Non abbiamo più tempo da perdere se vogliamo che le cose cambino. Non possiamo permettere che questa fase di grande crescita dei cantieri nella nostra provincia, anche in previsione degli investimenti del PNRR, avvenga a spese delle vite dei lavoratori.

In provincia un tavolo sulla sicurezza è già stato aperto in Prefettura. È lì che dobbiamo trovare soluzioni con proposte unitarie da parte di tutti gli attori del settore, proposte che possano essere applicate immediatamente. Questo tavolo deve riunirsi periodicamente per verificare l'applicazione dei protocolli sottoscritti in provincia, che finora sono rimasti solo sulla carta.

È essenziale potenziare il numero di ispettori che, in una provincia vasta come Frosinone, sono chiaramente in organico insufficiente. Dobbiamo, inoltre, introdurre una patente a punti per qualificare il settore e garantire maggiore sicurezza.

È fondamentale investire in formazione per imprese e lavoratori. Dobbiamo mirare a un significativo progresso nella sicurezza, utilizzando la tecnologia applicabile nei luoghi di lavoro: un’attrezzatura avanzata dal punto di vista tecnologico può tutelare maggiormente tutti i lavoratori.

La Filca Cisl di Frosinone si unisce nel cordoglio alla famiglia di Massimo.





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