Le primarie vanno ad evidenziare ciò che divide, bisogna invece privilegiare le cose che uniscono

Le primarie vanno ad evidenziare ciò che divide, bisogna invece privilegiare le cose che uniscono
di Redazione - Pubblicato: 28-09-2023 00:00

OPINIONI - Il fatto che un noto esponente della Lega abbia partecipato ad una riunione di civici invitandoli a rompere il tavolo del centrodestra con la scusa delle primarie è dannoso per tutti perché fornisce un quadro di precarietà dove si intravedono i soliti giochetti nei quali ognuno cerca di fregare l’alleato sul presupposto di una maggiore furbizia

di Lello Valente

Il tavolo dell’alternativa all’amministrazione comunale inizia a prendere forma, le gambe sono tre ma potrebbero diventare quattro: una gamba è del centrodestra l’altra dei civici di centrodestra, l’altra dei civici di centrosinistra, manca ancora la gamba dei civici di sinistra che dovranno ancora rendersi conto che non si sta costruendo un tavolo con una connotazione politica ma su un programma amministrativo, poi ognuno rimane con le proprie idee. C’è la gamba del centrodestra che a quanto pare non esercita alcun ruolo egemonico non avanzando alcuna pretesa nella indicazione del candidato sindaco, sembra che fino ad oggi i punti in comune  coincidano con l’intenzione di realizzare una grande coalizione per cambiare l’attuale amministrazione.

Ci saranno contrasti e dissapori, com’è naturale che sia, ma se l’obiettivo è comune a tutti, in nome di quell’obiettivo vanno superati  ed appianati.

Primarie si o primarie no è solo un metodo per evidenziare le cose che non uniscono, invece bisogna privilegiare le cose che uniscono. Poi se ci sarà una esigenza di organizzare qualche forma di nomination  si vedrà come organizzarla e chi potrà partecipare, ma è necessario quel momento  non sia vissuto come una sconfitta con le logiche ripercussioni delle fuoriuscite, ecco perché è giusto il percorso intrapreso, si decidano le cose da fare, si stabilisca una forma di “manuale Cencelli” sul come attribuire  gli incarichi politici in modo matematico senza lasciare nulla all’improvvisazione, tutti devono sentirsi garantiti e soprattutto è essenziale lo spirito di lealtà e la volontà di stare insieme, poi se non si troverà una ampia convergenza sul candidato sindaco si vedrà come risolvere il problema.

Non aiuta a rasserenare gli animi di un centrodestra rissoso che si è reso artefice della caduta di una propria amministrazione e il fatto che un noto esponente della Lega abbia partecipato ad una riunione di civici invitandoli a rompere il tavolo del centrodestra con la scusa delle primarie. Questa presenza certa e documentata alla riunione non aiuta,  anzi è dannosa per tutti perché fornisce un quadro di precarietà dove si intravedono i soliti giochetti nei quali ognuno cerca di fregare l’alleato sul presupposto di una maggiore furbizia, serve solo per rimarcare la propria indispensabilità, che nessuno vuole sminuire. Se manca la lealtà meglio chiudere subito, retropensieri o strategie personali sono perdenti e dannose.

Se l’obiettivo è quello di vincere, la strada è giusta ed è tracciata, se invece c’è qualcuno che dietro le quinte briga per una riconferma dell’attuale amministrazione sarebbe opportuno che lo dica chiaramente.

Non si cada nella trappola di sparare contro le interferenze di Frosinone o di Roma in nome di una presunta autonomia di Cassino che non è mai esistita, è una storia che si ripete da oltre 50 anni e che viene tirata in ballo  a seconda delle convenienze; la politica non si ferma ai confini di Cassino va ben oltre ed è la stessa politica che molto spesso ha regalato alla nostra città incarichi ed onori.





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