Fca security, tornano i contratti di solidarietà per 80 lavoratori

Fca security, tornano i contratti di solidarietà per 80 lavoratori
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 01-09-2023 00:00

ECONOMIA - Firmato l'accordo con i sindacati, ammortizzatori sociali fino al 30 giugno 2024: "Il permanere della situazione di criticità per il settore automotive, nonché l’attuale contesto internazionale, sta comportando un andamento di mercato altalenante che delinea uno scenario ancora più incerto dell’intero comparto"

La crisi che investe lo stabilimento Stellantis si ripercuote anche sull’indotto. Dopo la cassa integrazione annunciata nello stabilimento SkF di Cassino, a partire da oggi, 1° settembre tornano i contratti di solidarietà anche per gli 80 dipendenti della società Fca security, ovvero coloro che si occupano di tutelare e custodire il patrimonio mobiliare ed immobiliare di Stellantis e della prevenzione degli incendi. 

Nel verbale firmato nei giorni scorsi tra la società e la Fim-Cisl, la Fiom-Cgil, la Uilm-Uil, Acqfr, Uglm e Fismic si evidenzia che” il permanere della situazione di criticità per il settore automotive, nonché l’attuale contesto internazionale, sta comportando un andamento di mercato altalenante che delinea uno scenario ancora più incerto dell’intero comparto, a cui si è aggiunta una grave carenza di materie prime con conseguenti difficoltà nell’approvvigionamento delle forniture per la realizzazione delle produzioni anche nello stabilimento Stellantis Europe di Piedimonte San Germano.

Ciò determina il perdurare del calo della richiesta dei servizi da parte dei soci consorziati, pertanto Fca security - si legge nel verbale - si vede costretta a mantenere il ridimensionamento del servizio di sicurezza industriale. In particolare, l’attuale situazione aziendale a fronte delle esigenze di servizio rappresentate da Stellantis Europe sull’area di Cassino comporta una riduzione dei volumi di attività, con inevitabili ricadute sul piano occupazionale”.

Per tutte queste regioni, a fronte degli 80 occupati, la situazione comporta l’esigenza di gestire una temporanea riduzione del fabbisogno di personale quantificato in 37 lavoratori. A partire da oggi, venerdì 1 settembre 2023, e fino al 30 giugno del 2024, dunque per dieci mesi, la società farà quindi ricorso ai contratti di solidarietà che erano stati già attivati in passato. Gli ammortizzatori sociali si rendono necessari dal momento in cui la produzione procede a rilento e non ci sono certezze per il futuro.





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