Stellantis, a Cassino produzione in calo nel primo semestre del 2023

Stellantis, a Cassino produzione in calo nel primo semestre del 2023
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 06-07-2023 00:00

ECONOMIA - In sei mesi 37 giorni di stop, circa 60 operai sono ancora in 'solidarietà'. Persi 1.200 posti di lavoro dal 2017. La Fim-Cisl illutsra il report. Il sito pedemontano è l'unico ad arretrare insieme a Maserati Modena mentre le altre fabbriche del Gruppo accelerano verso la ripresa [GUARDA IL GRAFICO]

Il Suv Grecale della Maserati traina la produzione dello stabilimento Stellantis di Cassino che chiude il primo semestre dell’anno con 25.940 unità (-1,4%): una piccola flessione negativa rispetto al semestre dell’anno precedente, ma che evidenzia un’inversione di tendenza in crescita rispetto al 2021.  Con 10.490 modelli sfornati dalle linee del sito pedemontano, il Grecale rappresenta il 40% della produzione: il restante 60% è diviso tra i due modelli a marchio Alfa: lo Stelvio e la Giulia. A voler vedere il bicchiere mezzo pieno, al giro di boa del 2023 ci sono più luci che ombre in prospettiva. La recente assegnazione allo stabilimento della futura piattaforma Stla large bev, ha assicurato una prospettiva positiva per il futuro di Cassino. Lo ha ribadito ieri mattina la Fim-Cisl nella consueta conferenza stampa durante la quale illustra il report trimestrale della produzione. 

“Il nostro sindacato - ha spiegato il segretario nazionale Ferdinando Uliano, si è battuto negli ultimi anni per assicurarci questa piattaforma che rappresenta una novità molto importante viste le difficoltà degli ultimi anni vissute sia in termini produttivi che occupazionali. Lo stabilimento non è più in pericolo, ora è indispensabile l’allocazione in tempi brevi di altri modelli premium che vadano ad affiancare le produzioni di Maserati Grecale e delle due Alfa Romeo. Per questi ultimi modelli bisogna procedere ad un forte ammodernamento e rilancio”. 

Le preoccupazioni, però, non mancano, soprattutto guardando nello specchietto retrovisore: dal 2017 ad oggi lo stabilimento di Cassino ha perso il 25% degli occupati, passando da oltre 4.000 agli attuali 2.900. Un calo di 1.200 posti tra operai e impiegati che preoccupa, e non poco, perché nonostante i tanti pensionamenti di questi anni non ci sono assunzioni all’orizzonte e proseguono anche gli ammortizzatori sociali con 60 lavoratori ancora in solidarietà. Non solo: nel primo semestre del 2023 sono andati persi 37 giorni di lavoro, la media di 6 al mese tutti mesi: tradotto in numeri significa alcune centinaia di euro in meno sulla busta paga degli operai costretti a fare i conti con un salario che in alcuni casi non supera i mille euro al mese.

Il segretario nazionale Ferdinando Uliano ha inoltre informato che “lo stabilimento di Cassino sta producendo già la versione full elettrica della Maserati Grecale Bev e con la presenza di una piattaforma premium con motorizzazione elettrica, un’opportunità per il futuro sviluppo anche sui modelli Alfa Romeo. Nei mesi scorsi sono stati ultimati i lavori di unificazione della verniciatura, mentre nel mese di agosto saranno completati i lavori di unificazione della lastratura”. 

Allargando lo sguardo agli altri stabilimento del Gruppo, Uliano ha informato che  “la direzione Stellantis ha condiviso l’importanza di Torino e dell’Italia e si è riservata d’essere più precisa nei prossimi incontri definendo meglio le diverse funzioni e la loro complementarietà con gli altri centri in Europa e nel mondo. La direzione ha poi confermato tutti gli investimenti e i progetti già previsti per la transizione ecologica a partire dall’Economia Circolare, Green Hub, cambi Ibridi ed elettrici, gigafactory di Termoli e le assegnazioni delle nuove piattaforme Stellantis, oltre alla conferma delle attuali produzioni. 

In particolare - ha concluso - si sono ribaditi gli investimenti per la Stla medium di Melfi, la Stla large a Cassino, le produzioni di Pomigliano: Panda, Tonale, e HOrnet), i veicoli commerciali e la Stla Toyota ad Atessa, e i nuovi motori diesel a Pratola Serra, l’Atelier di Modena. L’azienda ha ribadito l’importanza di Maserati. 





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