Indotto Stellantis, mille posti a rischio a Cassino

Indotto Stellantis, mille posti a rischio a Cassino
di autore Redazione - Pubblicato: 12-04-2023 00:00

ECONOMIA - In sofferenza anche gli altri stabilimenti italiani. La strategia è dettata da Peugeot, che intanto continua ad assumere in Francia

Fonte: quotidiano 'La Verità' 11/04/2023

Sono almeno 1000 gli operai dell'indotto FCA che rischiano il posto di lavoro. La "responsabilità" se così si può definire dell'innesco di questa bomba ad orologeria sarebbe, ironia della sorte, proprio del colosso italo francese. In poche parole, FCA e Peugeot stanno internalizzando tutto ciò che rende utili, e che prima producevano le aziende dell' indotto: le marmitte, i sedili, la logistica, tanto per fare qualche esempio, passeranno direttamente alla produzione FCA - Stellantis. Un' ottima prospettiva per il gruppo automobilistico del leone ma, un vero massacro per l'indotto che lascerebbe sul campo un migliaio di operai nel cassinate, e oltre 4000 a Melfi.

A questi numeri, vanno aggiunti gli operai di quelle aziende che, producendo pezzi per auto a benzina o diesel, non riescono a stare al passo della produzione di auto elettriche. "Il problema -ha spiegato il segretario nazionale dei metalmeccanici della Cisl- Ferdinando Uliano è che mancano le assegnazioni e tante piccole aziende che prima producevano determinati componenti per l'auto oggi non sanno cosa fare".

A Cassino le cose si sono iniziate a mettere male dal 2022 ,prima ha chiuso i battenti un'azienda con 40 addetti per la schiumatura dei furgoni ad Atessa, a seguire due microaziende che davano lavoro ad una sessantina di persone, si occupavano del cosiddetto sequenziamento di Giulia e Stelvio le vetture a marchio Alfa prodotte a Cassino.

Salvatore Trupiano





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