"Il blocco della cessione dei crediti per i bonus edili va a discapito dei redditi più bassi"

"Il blocco della cessione dei crediti per i bonus edili va a discapito dei redditi più bassi"
di autore Redazione - Pubblicato: 22-03-2023 00:00

CRONACA - Alessio Faustini, Segretario Generale della Fillea CGIL di Frosinone Latina, snocciola i dati: "In Ciociaria, in base ai dati certificati dalla Cassa Edile territoriale tra il 2020
e il 2022 c’è stato un aumento di circa 2000 addetti del settore delle costruzioni, senza contare
i lavoratori dell’indotto con le filiere legate al comparto edile".

"Il decreto 11/2023 emanato ed entrato subito in vigore, concepito con il blocco della cessione dei crediti per i bonus edili a discapito dei redditi più bassi e soprattutto con le nuove norme del Codice degli Appalti che riducono gli obblighi di applicazione dei CCNL edili e introducono la liberalizzazione dei subappalti a cascata, determina, se non corretto, effetti dirompenti sul settore edilizio, mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro. Molti problemi si sarebbero potuti evitare, o almeno limitare, se il tavolo tecnico, che non ha visto la presenza delle rappresentanze dei lavoratori, fosse stato convocato prima, e non dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, proprio al fine di valutare criticità ed esigenze di imprese, lavoratori e utenti".

A parlare è Alessio Faustini, Segretario Generale della Fillea CGIL di Frosinone Latina, che spiega: "Le scelte del governo sono sbagliate, un’altra strada è possibile: mantenendo la cessione dei crediti per le famiglie con ISEE fino a 30mila euro, i condomini di periferia, le case popolari;
attuando politiche industriali stabili e strutturali per la rigenerazione delle città e per la riduzione degli sprechi energetici e l’inquinamento; garantendo qualità del lavoro e delle
imprese, rispetto del Contratto nazionale edile e vietando il subappalto all’infinito.

Alla luce dei vari provvedimenti del Governo il settore delle costruzioni rischia un netto
peggioramento dell’occupazione e della qualità del lavoro con gravi impatti sull’ambiente e
sulla possibilità di rigenerare quartieri e periferie senza raggiungere così gli obiettivi ONU e
UE per città sostenibili. Le politiche del governo, continua il Segretario della Fillea, finiscono per tagliare drasticamente il lavoro nell’edilizia privata, con un peggioramento della sicurezza per i
lavoratori negli appalti pubblici, meno qualità e meno sostenibilità. Per queste ragioni saranno
organizzate varie iniziative che culmineranno il 1° Aprile in una giornata nazionale di lotta e
rivendicazioni articolata in 5 manifestazioni territoriali a Torino, Roma, Napoli, Palermo,
Cagliari.


Chiediamo la modifica del decreto 11/2023 sui bonus edili, che rischia di distruggere migliaia
di posti di lavoro e soprattutto di escludere milioni di cittadini a basso reddito dalla possibilità
di avere una casa più vivibile e sicura, più efficiente in termini energetici, più salubre e con
bollette meno care.


Nella provincia di Frosinone, in base ai dati certificati dalla Cassa Edile territoriale tra il 2020
e il 2022 c’è stato un aumento di circa 2000 addetti del settore delle costruzioni, senza contare
i lavoratori dell’indotto con le filiere legate al comparto edile. Chiediamo una legge quadro per la rigenerazione urbana in coerenza con gli obiettivi del Next Generation Eu e dell’Agenda ONU per città sostenibili. Vorremmo vincoli stringenti sull’obbligo di applicare e rispettare i CCNL Edili in tutti gli appalti di lavori rientranti nei perimetri e nei campi di applicazione dell’Allegato X del dlgs. 81/2008, a partire dagli appalti di lavori pubblici, migliorando le previsioni del nuovo Codice degli Appalti contro ogni forma di dumping contrattuale, lavoro irregolare, infiltrazioni criminali. Ci mobilitiamo per ottenere il ripristino del divieto dei subappalti a cascata come previsto dall’attuale Codice degli Appalti.


E’ evidente che la legge sui Superbonus necessitava dei correttivi ma chiediamo che vengano
ascoltate le ragioni delle lavoratrici e dei lavoratori delle costruzioni, da sempre settore
strategico nella crescita economia. Se poi consideriamo che la provincia di Frosinone è una zona a rischio sismico, costituita da piccoli paesi fatti di vecchie costruzioni , possiamo anche evidenziare che ci sarebbe ancora grande necessità di interventi antisismici sugli edifici che renderebbero le nostre case più accogliente e darebbero lavoro ai nostri edili.





Articoli Correlati