Stellantis, altre uscite anticipate: Cassino scenderà a 2.600 dipendenti

Stellantis, altre uscite anticipate: Cassino scenderà a 2.600 dipendenti
di autore Redazione - Pubblicato: 27-02-2023 00:00

ECONOMIA - Attualmente lo stabilimento di Cassino occupa poco meno di 3.000 operai, con l'accordo siglato oggi dovrebbe attestarsi poco sopra le 2.500 unità, il 50% in meno rispetto ai lavoratori che si contavano fino ad alcuni anni fa. Ma le nuove assunzioni sono state solo 300, nel 2018, a fronte di migliaia e migliaia di pensionamenti

È stato siglato  un nuovo accordo quadro sindacale con Stellantis per le future uscite incentivate che  esclude  la possibilità di esuberi coatti.  Tale intesa- fanno sapere FIM, UILMFISMICUGL e Associazione Quadri - riguarderà al massimo circa 2.000 uscite pari a circa 4,4% su un’occupazione totale in Italia di circa 47.000 e sarà operativa fino al 31 dicembre 2023. Le misure si rivolgono  solo a determinate mansioni, per lo più fra gli indiretti alla produzione. 

A coloro che agganciano la pensione entro quattro anni verrà riconosciuto un incentivo tale da garantire per i primi due anni (sommato alla naspi) il 90% della retribuzione e per gli ulteriori due anni il 70% della retribuzione più i contributi volontari. 

A coloro che non agganciano la pensione, invece, verrà riconosciuto un incentivo variabile a seconda della età: 24 mensilità (minimo 55.000 euro) più 30.000 euro per chi ha almeno 50 anni18 mensilità più 30.000 euro per chi ha fra 45 e 49 anni; 12 mensilità più 20.000 euro per chi ha fra i 40 e i 44 anni; 6 mensilità più 20.000 euro per chi ha fra 35 e 39 anni. Per il personale impiegatizio sarà possibile avvalersi anche di un servizio di active placement senza decurtazioni dell’incentivo. In quegli stabilimenti in cui sono già in atto altri accordi di uscite e in cui ci sono ancora quote di uscita disponibili (Verrone, Melfi, Parts & Services Operation, Pomigliano Plastics e Gianbattista Vico di FCA Italy S.p.A. e Modena di Maserati S.p.A.) i nuovi incentivi entreranno in vigore dopo venerdì 3 marzo. 

“Siamo a quasi 7000 posti di lavoro persi dal 2021. Per queste ragioni abbiamo ribadito la nostra contrarietà a proseguire su questa strada in assenza di un piano che preveda la rigenerazione dell'occupazione” commenta la Fiom. A Cassino sono 300 le uscite previste: significa cioè che lo stabilimento, che oggi conta circa 2.900 occupati, scenderà a quota 2.600. Se ne contavano circa il doppio, un decennio fa: ma da allora a fronte di migliaia e migliaia di pensionamenti sono state registrate solamente 300 nuove assunzioni. Nel 2017 furono 832 gli operai che entrarono in Fca con contratti di somministrazione: 300 vennero stabilizzati nel 2018, gli altri 532 ancora attendono una chiamata. Invano!





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