Un anno di guerra, Cassino in piazza per la Pace

Un anno di guerra, Cassino in piazza per la Pace
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 24-02-2023 00:00

IL FATTO - Il 24 febbraio del 2022 l'invasione russa in Ucraina, oggi nella Città Martire una manifestazione promossa da associazioni e sindacati. Cgil in prima linea con molti delegati, tante le testimonianze dei profughi accolti nei comuni del territorio. Luigi Maccaro: "La pace comincia dentro le nostre case, nei nostri gesti quotidiani, nel lavoro quotidiano delle nostre associazioni. Perché se la guerra la fanno gli eserciti, la pace, insieme, la facciamo noi" [FOTO E VIDEO]

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Un anno di guerra. Era il 24 febbraio del 2022 quando partì quella che venne definita "Operazione Speciale" dei russi in Ucraina. A distanza di 12 mesi si contano decine di migliaia di ragazzi - ucraini e russi - morti negli scontri: la stima è di almeno 200 mila vittime, 200 mila ragazzi che non potranno provare a realizzare i loro sogni. La Russia si è trasformata in un feroce Stato di polizia, in una sterminata caserma, dove si arrestano migliaia di cittadini se si pronuncia la parola guerra invece che “operazione speciale”. Uno Stato da cui i migliori scappano.

Per questo motivo, oggi, a distanza di un anno esatto, a Cassino è stata organizzata una manifestazione per la Pace. In prima linea le associazioni di volontariato, coordinate dal responsabile della Comunità Exodus Luigi Maccaro. In piazza Diamare, nel pomeriggio del 24 febbraio 2023, nel corso della manifestazione presentata dalle colleghe Elena Pittiglio e Rita Cacciami, la città di Cassino, che ha conosciuto gli orrori della guerra (tra pochi giorni, il 15 marzo, si celebra il 79° anniversario dalla distruzione), ha gridato forte la parola Pace. Presenti tanti delegati della Cgil, molte le testimonianze, tanti gli interventi anche dei profughi scappati dall'Ucraina e accolti in città. Tra gli altri, hanno presenziato anche gli esponenti dell'associazione 'Cassino città per la Pace'.

Luigi Maccaro, che ha coordinato l'iniziativa, nel corso del suo intervento ha sottolineato: "Questo anno trascorso da quel 24 febbraio del 2022 non ci restituisce solo questo catalogo degli orrori. In quei giorni terribili, come Istituzioni, come organizzazioni del Terzo settore, come famiglie di questa Città martire della seconda guerra mondiale ci siamo detti: «C’è una sola cosa da fare: abbracciare le vittime, soccorrerle, aiutarle, prenderle per mano, accoglierle». Tantissimi lo hanno fatto a Cassino, nei Comuni vicini, in Italia e in Europa. Un’infinità di bene, di azioni che hanno avuto ed hanno il merito, non solo di sostenere le vittime ma anche di indicare la strada per un futuro migliore, non più di guerra ma di pace e di fraternità. Una fraternità ancora lontana ma che si comincia ad intravedere. In queste azioni pacifiche, nonviolente e solidali sta il seme di una pace possibile, in queste iniziative dal basso, nell’assenza delle Istituzioni internazionali, sta il segno di una speranza praticabile. Una speranza che non lascia il campo
solamente all’odio che continua a crescere a dismisura".

Ed è stato sempre il responsabile della comunità Exodus a spiegare ancora: "Come cittadini europei, vogliamo riconoscerci reciprocamente come costruttori di pace e di relazioni nuove, più umane e profonde. 60 anni fa, Giovanni XXIII, nella Pacem in terris, scritta mentre la crisi dei missili a Cuba stava per aprire le porte ad una guerra nucleare, diceva che la Pace deve basarsi su 4 pilastri: verità, libertà, giustizia e solidarietà.

Questo anno trascorso dall’inizio della guerra conferma la necessità di tornare a quella visione. Oggi siamo qui per dire “Basta guerra!” E lo facciamo con le parole di Papa Francesco: «In nome di Dio e in nome del senso di umanità che alberga in ogni cuore, rinnovo il mio appello affinché si giunga subito al cessate-il-fuoco. Tacciano le armi e si cerchino le condizioni per avviare negoziati capaci di condurre a soluzioni non imposte con la forza, ma concordate, giuste e stabili. E tali saranno se fondate sul rispetto del sacrosanto valore della vita umana, nonché della sovranità e dell’integrità territoriale di ogni Paese, come pure dei diritti delle minoranze e delle legittime preoccupazioni".

Questa mattina il nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha detto: “La pace richiede una grande opera per conseguirla, ripristinarla, consolidarla. Ma la pace non è soltanto frutto degli accordi tra governi, la pace è anche frutto dei sentimenti dei popoli, di come all’interno di essi si vive e ci si esprime”. Cassino è scesa in piazza proprio per esprimere quel sentimento! La pace che comincia dentro le nostre case, nei nostri gesti quotidiani, nel lavoro
quotidiano delle nostre associazioni. Perché se la guerra la fanno gli eserciti, la pace, insieme, la facciamo noi!"

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