CRONACA - Tre giorni di incontri, convegni e condivisione di esperienze. Prossimi appuntamenti il 13 e il 15 febbraio
E' iniziato ieri il Seminario teologico-pastorale 2023. Il 10, 13 e 15 febbraio si svolgeranno tre giorni di incontri, convegni e condivisione di esperienze che vedranno riuniti, insieme col vescovo Gerardo Antonazzo, i fedeli delterritorio diocesano e quanti nel Cammino sinodale della Chiesa siano coinvolti e interpellati dall'esperienza di ascolto che esso promuove nel secondo anno. Si guarderà alle "buone pratiche sinodali", come esemplifica il titolo del Seminario.
Famiglia, comunicazione e sfide future della Chiesa sono gli obiettivi al centro dei tre appuntamenti. Una scelta non circostanziata alla semplice occasione convegnistica e nient'affatto casuale, perché esse sono i soggetti e gli ambiti che catalizzano le più urgenti energie dei vescovi, dei presbiteri, degli operatori della pastorale e dei fedeli. Famiglia, comunicazione e futuro della Chiesa sono discriminanti anche per coloro che, esclusi, delusi, feriti o ignorati, ancora si sentono in qualche modo partecipi della missione della Chiesa e ad essa guardano come concretamente determinante, portatrice di senso e valori universali e praticabili.
E' iniziato ieri presso la Sala San Tommaso del Complesso vescovile di Sora, con l'intervento “La Famiglia, da “Villaggio” a “Chiesa domestica”, di Fabio Dal Cin, l’Arcivescovo-Prelato di Loreto. Della famiglia è stata messa a fuoco la sua originaria relazione di reciprocità con la vita ecclesiale. In particolare si è trattato di considerare la sua collocazione specifica all'interno della Chiesa e restituirle importanza e sussidi per esprimere ciò che essa è: Chiesa domestica. La Chiesa è famiglia, e l'esperienza sinodale intende dare visibilità a questa sua intrinseca caratteristica, che al contempo ne illumina anche l'agire e lo stile: perciò specularmente la Chiesa non potrà non essere “casa”, ospitale e accogliente, rivelandosi, come lo stesso papa Francesco la definisce, “famiglia di famiglie” (Esortazione apostolica postsinodaleAmorislaetitia 87).
La famiglia è anche la frontiera della catechesi, che il vescovo Antonazzo ha scelto come il medium inderogabile della re-iniziazione cristiana, il secondo annuncio destinato agli adulti. È tale l'importanza di questo progetto che la diocesi lo ha traghettato anche nel quarto “villaggio”, lo specifico ambito di riflessione della Chiesa locale. Ma come assicurare alla famiglia l'opportunità di comprendersi come essenziale luogo di incontro con la fede della Chiesa e al suo interno riappropriarsi del proprio spazio?
Un passaggio dirimente è costituito dalla forza delle parole. Fondamentale è la loro capacità di trasmettere e attualizzare i contenuti e le esperienze di fede attraverso l'uso delle più appropriate strategie degli strumenti e dei metodi della comunicazione. Questo aspetto sarà al centro del dibattito della seconda serata, il 13 febbraio, che vedrà intervenire il direttore dell'Ufficio nazionale delle comunicazioni sociali Vincenzo Corrado per la relazione “Il Villaggio Globale della Comunicazione”. Il mondo della comunicazione assume sempre più progressivamente una portata decisiva, continuando a dominare l’intero universo culturale, sociale e spirituale della persona umana. La comparsa dei nuovi strumenti di comunicazione e la rivoluzione del digitale ha prodotto nuovi linguaggi che hanno un impatto sul modo di pensare e di vivere, interessando, in qualche misura, anche il mondo della fede, la sua intelligenza e la sua espressione. Da una parte c’è tutta la consapevolezza della ricchezza del linguaggio della fede, parole ed espressioni della dimensione religiosa che, risultando non sempre comprensibili, vedono ridotte le proprie possibilità di costruire senso, formare concetti e mentalità; dall’altra emerge l’esigenza di intercettare i bisogni e le domande della persona o dell’utente virtualmente attrattodal mondo della Chiesa.
A chiudere il Seminario sarà, il 15 febbraio, l’arcivescovo di Bologna e presidente della CEI il cardinale Matteo Zuppi con un incontro in cui le “sfide di una Chiesa sinodale” faranno guardare al futuro, aiutando a comprendere come la Chiesa italiana sia interessata da cambiamenti epocali che riguardano inevitabilmente anche le nostre comunità.
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