Fca, carichi di lavoro eccessivi e sabati lavorativi: scatta lo sciopero

Fca, carichi di lavoro eccessivi e sabati lavorativi: scatta lo sciopero
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 14-12-2022 00:00

STELLANTIS - La Fiom annuncia l'adesione alla mobilitazione di venerdì 16 dicembre. Intanto la 'solidarietà' è stata prorogata fino al 30 aprile: la piena occupazione resta una chimera. Venerdì a Cassino la presentazione del libro di Franco Di Giorgio per celebrare il 50° anniversario della nascita di Fiat con l'ex abate di Montecassino Bernardo D'Onorio

Carichi di lavoro eccessivi, sabati di recuperi annunciati e poi revocati, una situazione che viene ritenuta ormai fuori controllo. Lo stabilimento Stellantis chiuderà l’anno con oltre 60 giorni di stop mentre sempre nel corso del 2022 nell’indotto non sono stati rinnovati i contratti agli operai assunti in somministrazione. Dunque salari sempre più decurtati e allarme disoccupazione nel Cassinate. Per questo motivo la Fiom ha annunciato l’adesione allo sciopero generale previsto nel Lazio per dopodomani, venerdì 16 dicembre.

In Fca si registrano le maggiori criticità. Le rappresentanze sindacali dei metalmeccanici della Cgil, infatti evidenziano: “La conduzione delle officine e la politica aziendale dello stabilimento di Cassino sono chiaramente fuori controllo. È un dato di fatto. Lo dimostra la scarsità di vedute ed il continuo “navigare a vista” rispetto alle condizioni di lavoro e all'organizzazione dello stesso. Di fatto l'ennesimo caos si è verificato lunedì scorso quando la maggior parte degli impiegati è stata fermata davanti ai cancelli pur non avendo ricevuto nessuna comunicazione di CDS. Questo ci fa capire lo stato dell’arte dello stabilimento”. 

Il sindacato di Donato Gatti non risparmia severe critiche e rincara: “L'ennesimo “ponte” dell'immacolata, che coinvolge un par collettivo, ci indica che si preferisce gestire gli istituti contrattuali di ferie e permessi piuttosto che occuparsi del lancio del Grecale e l'evasione dei suoi ordinativi. Così dicasi per le comunicazioni dei recuperi produttivi di sabato che hanno dell'inverosimile. Annunciati un giorno e disdetti il giorno dopo, salvo poi essere coperti (quelli ancora da recuperare) dai par. Essi, quando effettuati, causano un quantitativo di scarto che è inverosimile, tanto da costringere l'azienda a “rincorrere” le perdite e gli scarti per tutta la settimana successiva chiamando squadre di recupero anche dagli altri stabilimenti, pur avendo lavoratrici e lavoratori a casa in solidarietà, dando quindi una cattiva immagine di sé”.

Conclude la nota: “La decisione unilaterale da parte di Stellantis sulla gestione del microclima e le dotazioni di maglie in pile per sopperire alle basse temperature, non forniscono una risposta adeguata alla problematica, mentre per quanto riguarda i carichi di lavoro non si accenna ad un miglioramento di nessun tipo. Per queste motivazioni la FIOM aderisce allo sciopero generale indetto e ne continuerà le proclamazioni su eventuali recuperi di sabato”.

Intanto questa mattina è stato reso noto che il Comitato esecutivo ed Fca hanno concordato la proroga della cds (ovvero dei contratti di solidarietà) dal 2 gennaio al 30 aprile 2023. Verrà garantita la maturazione dei ratei par e ferie. Questo significa che anche il prossimo anno, nonostante l'avvio del Suv Grecale della Maserati e la produzione dei nuovi modelli di Giulia e Stelvio la piena occupazione non sarà garantita e proseguiranno gli ammortizzatori sociali. Nella giornata di venerdì 16 dicembre verrà intanto celebrato a Cassino, all'interno della sala Restagno del Comune di Cassino, il 50° anniversario dalla nascita della Fiat a Cassino. Nell'occasione sarà presentato il libro di Francesco Di Giorgio e sarà presente l'ex abate di Montecassino Bernardo D'Onorio.





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